L'anno prossimo i prezzi dell'elettricità scenderanno di circa l'1% per le economie domestiche, mentre per le aziende è previsto un calo del 2% circa. È quanto emerge da un sondaggio dell'Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES) pubblicato oggi.
La flessione è dovuta in molti casi a una riduzione degli indennizzi per l'utilizzo della rete. Un'economia domestica con un consumo annuo di 4’500 kilowattora (kWh) dovrebbe così risparmiare quasi 15 franchi. Gli adeguamenti delle tariffe variano tuttavia molto a seconda della regione e del prodotto.
Futuri investimenti per 150 miliardi di franchi
Variazioni di prezzo solitamente si spiegano con tariffe di utilizzo della rete inferiori; ciò è dovuto a cali dei costi e riduzioni dei prezzi per i servizi inerenti al sistema, che nel 2013 ammonteranno ad appena 0,31 centesimi per kWh, contro 0,46 centesimi quest'anno.
Per le sue stime l'AES ha interrogato 29 grandi aziende elettriche che coprono la metà della clientela in tutto il paese. Nel suo studio «Vie verso un nuovo futuro energetico» la federazione ha calcolato inoltre i costi per i necessari investimenti futuri in impianti e reti. A seconda dello scenario, fino al 2050 tali costi saranno compresi tra i 118 e i 150 miliardi di franchi.