Le esportazioni di maggio, fissatesi a 18,89 miliardi di franchi, hanno accusato in termini reali un calo dell'1,2% facendo il confronto con il mese precedente. Tenendo conto dell'inflazione, ovvero nominalmente, la regressione è stata dello 0,5%.
Come rileva l'Amministrazione federale delle dogane nella nota diffusa giovedì, si tratta della terza flessione consecutiva ed è la più marcata. La tendenza negativa è dovuta principalmente alla diminuzione delle vendite in Europa, che l'aumento in Asia non ha saputo compensare.
Per i settori macchine ed elettronica (+2,7%), strumenti di precisione (+4%) e, soprattutto, orologeria (+8,9%) quello trascorso è stato comunque un mese positivo. Il comparto chimico-farmaceutico, il principale per l'export, ha invece sofferto (-2,4%).
Per quanto riguarda le importazioni, s'è registrato un incremento reale dello 0,7% (nominale: +0,9%), per un totale di 17,24 miliardi.
ATS/dg