In Svizzera si contano mediamente 1,4 figli per donna. Siamo lontani dalla media di 2,1 considerata dai demografi la soglia per garantire il ricambio generazionale di una società. Ma non siamo i soli: la tendenza alla denatalità è in crescita. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet, ben 23 paesi potrebbero dimezzare la propria popolazione entro il 2100.
Decisivi, a tutte le latitudini, sembrano essere il tasso d’istruzione delle donne ed il livello di urbanizzazione. Di cause e conseguenze della denatalità il magazine di economia e società della RSI TREND ne ha parlato con l’editorialista del “Corriere della Sera” Federico Rampini, che ha recentemente dedicato un libro alle sfide del continente africano, definito il baricentro demografico del pianeta.
Federico Rampini, saggista, editorialista del "Corriere della Sera", già vicedirettore del "Sole 24 Ore" e corrispondente all'estero di "la Repubblica"
“Il fatto che tante profezie sono state smentite in passato deve renderci più prudenti nel maneggiare le nuove profezie di sventura” sottolinea alla luce di quanto ha osservato dalla Cina all’Africa nel corso della sua carriera pluridecennale, iniziata quando . “Dai tempi di Malthus, la demografia - la scienza che studia l’andamento della popolazione - è diventata una scienza triste o addirittura apocalittica”, afferma Federico Rampini ricordando che, negli anni Sessanta-Settanta, veniva prevista una “bomba demografica” che avrebbe comportato la morte di tantissime persone per fame. La crescita della popolazione mondiale c’è stata, ma oggi l’agricoltura è in grado di sfamare ben più di 8 miliardi di persone.