Dai dati pubblicati oggi emerge che nel 2011 l’utile netto della Migros è diminuito del 22%, paragonandolo a quello dell’anno prima (anno che fece segnare un primato), scendendo a 659,3 milioni di franchi.
La cifra d'affari, di cui s’era già detto in gennaio, è di pari passo calata dello 0,9%, toccando quota 24,82 miliardi. Un risultato che i vertici del maggiore gruppo di commercio al dettaglio svizzero considerano “notevole”, visto il difficile contesto economico e la concorrenza sempre più esacerbata nel settore.
Per far fronte, con successo, a questa situazione è stata incrementata l’efficienza, sono state introdotte innovazioni e sono stati tagliati in modo permanente i prezzi di 6'000 articoli di uso quotidiano, strategia che è valsa un maggior volume di acquisti e un incremento della frequenza dei clienti.
Gallery audio - Forte calo dell'utile per la Migros
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RG 12.30 - Il servizio di Paola Latorre
RSI Info 28.03.2012, 14:31
Una costellazione di superfici di vendita e di marchi
Per quanto riguarda il fatturato, la parte del leone, con poco più di 21 miliardi di franchi, l’hanno fatta ovviamente le vendite nei negozi o tramite internet, nella Confederazione (20,5 miliardi) e all’estero; oltre alle dieci cooperative regionali, hanno contribuito i marchi Denner, Globus, Interio, Depot, Office World, Ex Libris, Le Shop e Migrol.