Un euro vale un franco e 20 centesimi, un livello che non si vedeva più dal 2015, quando la Banca Nazionale Svizzera (BNS) decise di sospendere le sue azioni in difesa di questa quotazione.
“Il cambio franco-euro va nella giusta direzione, avevamo una forte sopravvalutazione della moneta svizzera e ora vediamo una correzione che è esattamente quello che ci aspettavamo. Al momento, quindi, non vi è nessuna necessità di cambiare la nostra politica monetaria”, ha dichiarato Thomas Jordan all’agenzia di informazioni economiche Bloomberg, a margine degli incontri con il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale a Washington.
Thomas Jordan
"Il franco svizzero rimane sempre un bene rifugio. Sulle scelte adottate dalle altre banche centrali non mi esprimo. Ma il ritorno a una situazione di normalità è un fatto positivo, anche per le piccole economie”, sottolinea il presidente della BNS, che sulla decisione di adottare interessi negativi per contrastare la forza del franco ha ribadito: “Non è il momento di parlare di un cambio della politica monetaria. Siamo convinti che questa situazione sia ancora necessaria e continueremo così”.
RG/bin