L’economia svizzera non ha ancora superato lo choc del franco forte, anche se l’euro mostra segni di ripresa. Lo afferma venerdì l’istituto BakBasel, che pur rialzando la sua previsione di crescita per il 2015, ha abbassato le sue stime per l’anno prossimo. BakBasel valuta la crescita del prodotto interno lordo (PIL) dello 0,8% per quest’anno rispetto allo 0,6% valutato in un’analisi precedente.
Il motivo alla base di tale variazione verso l’alto è da porre in relazione a un’evoluzione più favorevole del previsto nel secondo semestre, il che permette di evitare la recessione. Tuttavia, per il 2016 si prevede un PIL in crescita dell'1,2% ma con una valutazione in calo rispetto al passato (-0,3%).
Tra gli aspetti favorevoli figura il netto aumento degli investimenti, anche se svariati indicatori congiunturali evidenziano che la forza della valuta elvetica continua a essere un pesante fardello per le aziende rossocrociate. Gli esperti basilesi prevedono una stagnazione dell’economia svizzera nella seconda parte del 2015 e una vera ripresa economica dal 2017, anno in cui stimano una progressione del 2,3%.
ATS/EnCa