Richemont ha chiuso l’esercizio 2014/15 (chiusura a fine marzo) con una flessione dell’utile del 35% a 1,4 miliardi di franchi. La cifra d’affari è aumentata del 4% a 10,8 miliardi di franchi.
Il forte calo del beneficio della holding dei marchi del lusso tradizionali con sede a Ginevra riflette perdite subite con strumenti finanziari che includono derivati e elementi monetari. I mercati europeo, delle Americhe e del Medio Oriente sono progrediti mentre si è venduto di meno nei mercati dell’Asia-Pacifico.
Il CdA propone il versamento di un dividendo di 1,60 franchi (+14%). Richemont comprende marchi prestigiosi come Cartier, Baume & Mercier, Piaget e Vacheron Constantin.
ats/mas