General Motors affonda in Borsa, in quello che è il calo maggiore da quasi sette anni dopo aver rivisto al ribasso il target di utile per 2018 in seguito ai più elevati costi di alluminio ed acciaio. I titoli di GM calano del 7% a 36,70 dollari per azione, il calo maggiore dal novembre 2011.
In giornata il colosso americano dell’auto aveva riferito che l’utile netto nel secondo trimestre è salito del 44% a 2,4 miliardi di dollari. Escluse voci una tantum è risultato pari a 1,81 dollari per azione, sopra gli 1,77 dollari attesi dagli analisti. I ricavi si sono attestati a 36,8 miliardi di dollari, in calo dell'1%.
L’azienda aveva però rivisto al ribasso l’obiettivo per gli utili a causa dei significativi aumenti dei prezzi delle commodity e all'impatto sfavorevole dei tassi di cambio del peso argentino e del real brasiliano. Il riferimento all'aumento dei prezzi riguarda l'acciaio e l'alluminio, sui quali sono scattati i dazi di Donald Trump.
ATS/SP