Gallery video - Governo difende l'esercito di milizia
"Il servizio militare deve restare obbligatorio": il Consiglio federale ha pertanto respinto oggi, senza opporgli un controprogetto, l'iniziativa popolare del Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) volta a sopprimere questo sistema.
L'iniziativa: "un obbligo ormai sorpassato"
Per il GSsE, l'obbligo di prestare servizio militare è sorpassato. Non consente di rispondere alle sfide attuali in materia di sicurezza ed è contrario all'uguaglianza tra i sessi.
L'obiettivo dell'iniziativa è dunque di arrivare a un esercito di milizia volontario. Parallelamente si chiede di istituire un servizio civile anch’esso volontario. Quest'ultimo sarebbe aperto a tutta la popolazione. Per quanto riguarda la tassa militare, essa dovrebbe essere abolita.
I tre argomenti del Consiglio federale
Tre gli argomenti del Consiglio federale per respingere tali proposte: in primis, il passaggio a un sistema volontario metterebbe in pericolo la sicurezza del paese. Le prestazioni dell'esercito, sia in tempo di pace che di guerra, non sarebbero più garantite.
Secondo il governo, inoltre, l'obbligo di servire è parte integrante dell'identità svizzera. Questo principio si basa sull'idea che i diritti del cittadino sono legati a dei doveri.
Il Consiglio federale è infine convinto che sia più efficace un modello di esercito che associa servizio militare obbligatorio e milizia. “Consente di mobilitare rapidamente il numero necessario di truppe in funzione della minaccia e permette all'esercito di utilizzare vaste competenze civili”.