I dazi introdotti dagli Stati Uniti faranno più che altro male ai consumatori americani. Ne è convinto il Paul Donovan, capo economista del Global Wealth management di UBS, secondo il quale, spiega intervistato dalla RSI (ascolta l'audio), la mossa dell'amministrazione Trump riguardante la tassazione delle importazioni di acciaio e alluminio può essere considerata come un autogoal economico e politico. Il problema è che, osserva proseguendo nella metafora, non è chiaro se gli americani conoscono le regole del calcio.
"Quella in corso adesso non è ancora una guerra commerciale", fa notare poiché "di guerra si può parlare quando le conseguenze si fanno sentire con un calo del commercio mondiale e del prodotto interno lordo delle varie nazioni coinvolte". Una situazione che, secondo il capo economista del global Wealth management di UBS, farebbe soffrire gli stessi USA più che il resto del mondo. Perché? "Perché non ci troviamo in una situazione che vede la Svizzera introdurre dazi su merci britanniche, la Gran Bretagna farlo su merci cinesi, e la Cina su merci giapponesi e così via. Ora sono gli Stati Uniti che hanno introdotto dazi sulle importazioni in generale, e il resto del mondo che risponde nello stesso modo. E questo significa isolare l'economia americana dal resto del mondo, non si tratta di una crisi del commercio a livello mondiale".
In quest'ottica l'introduzione di dazi colpirebbe soprattutto i consumatori americani, ma in misura quasi ineccepibile. Budweiser, il produttore di birra americano, per esempio, ha fatto sapere che sarà costretto ad aumentare il costo della lattina di un centesimo a causa dell'incremento del costo dell'alluminio. Le conseguenze negative per l'economia e la politica al momento sono pertanto mantenute al minimo. "Ritengo che i consiglieri del presidente Trump siano coscienti del fatto che se iniziano ad estendere i dazi a un numero maggiore di prodotti, i consumatori prima o poi se ne accorgeranno. E questo comporterà un costo politico". Un costo che, in questi giorni di Mondiali, per Paul Donovan, rischia di trasformarsi in una rete nella propria porta.