È stato un 2023 positivo per Raiffeisen: l’utile, infatti, è cresciuto del 17%, arrivando a un miliardo e 400 milioni di franchi. Con il segno positivo anche i crediti ipotecari, al centro del modello di affari della banca.
Dopo la scomparsa di Credit Suisse, nel marzo del 2023, Raiffeisen è diventato il secondo gruppo bancario elvetico, dietro al gigante UBS. Una posizione forte che lo ha portato a chiudere il 2023 con un incremento dei proventi praticamente in tutti i settori di attività.
Nonostante l’aumento dei tassi d’interesse che per tutto il 2023 ha caratterizzato questo mercato, il gruppo comunica giovedì che le ipoteche concesse sono cresciute del 3,6%, raggiungendo i 211 miliardi di franchi, cifra che porta la banca quasi al 18% di quota di mercato in Svizzera.
Il contesto che ha visto il rialzo dei tassi d’interesse potrebbe far pensare a difficoltà della clientela a onorare i propri impegni. Ebbene, Raiffeisen rassicura dicendo che i crediti compromessi, come vengono definiti, sono ad un livello molto basso, lo 0,1% del totale. Crediti concessi alla clientela che per più del 93% sono coperti dai depositi, anch’essi in aumento e che hanno raggiunto i 208 miliardi di franchi, con una quota di mercato del 15% a livello nazionale.
E per il futuro? La strategia 2025 prevede miglioramenti nel campo della digitalizzazione dei servizi alla clientela, e maggior attenzione alle attività di previdenza e di investimento.
RG 08:00. del 7.3.2024 Il servizio di Marzio Minoli
RSI Info 07.03.2024, 08:12
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