Economia e Finanza

Il borsellino nel telefonino

La tecnologia senza contatto non è destinata per ora a soppiantare le altre; fra i problemi ci sono i costi

  • 26 settembre 2014, 19:44
  • 6 giugno 2023, 23:08
La tecnologia NFC, con carta di credito o telefono, non è utilizzabile ovunque

La tecnologia NFC, con carta di credito o telefono, non è utilizzabile ovunque

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Le abitudini sono dure a morire, il contante è tutt'altro che sparito dalla circolazione e così pure le transazioni con i telefonini non sono destinate a soppiantare almeno per il momento quelle con le tradizionali carte di credito. Anche se presentano dei vantaggi: "meno tessere in tasca e funzionalità in più, come la possibilità di vedere tutte le transazioni compiute e il saldo", come ricorda il condirettore della Corner Banca Giovanni Bettoni, che non teme per la sicurezza.

Dato di luglio, i terminali dotati della tecnologia NFC (per carte e telefonini) erano un milione in Svizzera, una minoranza. La nuova modalità non è quindi utilizzabile ovunque, il portafoglio elettronico è ancora agli esordi. Il pagamento con smartphone è però destinato a diffondersi con l'uscita sul mercato elvetico dell'iPhone 6, il primo modello di Apple ad offrire questa possibilità.

Qui sorge però un secondo problema, quello delle spese: anche le società di telecomunicazione e i produttori di apparecchi pretendono la loro fetta di torta. Le banche emittenti di carte di credito "dovranno pagare delle quote", dice Bettoni. Da vedere quanto di queste verrà ripercosso sui clienti: "più le commissioni sono alte e più dobbiamo ritoccare i prezzi" fanno notare i commercianti. Rolf Hartl, direttore della società per i pagamenti elettronici, è convinto che i costi almeno in una prima fase saliranno: "la domanda è se il valore aggiunto convincerà negozianti e acquirenti a sopportarli".

RG/pon

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