Il franco svizzero non arresta la corsa al rafforzamento nei confronti dell'euro. Venerdì mattina la valuta europea è stata stabilmente scambiata sotto 1,05 franchi, un livello che era stato solo fugacemente attraversato ieri e che non si vedeva dall'estate 2015.
Stando agli operatori sembra quindi essere stato superato "il confine magico", il livello che secondo molti trader costituisce una sorta di linea di difesa della Banca nazionale svizzera (BNS). Un analista di Commerzbank sottolinea come questa soglia non fosse stata violata nemmeno nei momenti più bui della pandemia nel 2020.
Contattata dall'agenzia Awp, la BNS non ha voluto esprimersi sul tema. L'istituto centrale ritiene elevata la valutazione del franco e da oltre sei anni e mezzo persegue una politica di interessi negativi per cercare di contenere gli effetti negativi dovuti alla moneta forte.
BNS, 110 miliardi spesi per contrastare il franco forte
Telegiornale 22.03.2021, 13:30