Il costo del petrolio ha registrato oggi, lunedì, il peggior crollo degli ultimi due mesi a causa del mancato accordo fra i produttori riuniti domenica a Doha (vedi articoli correlati) e nelle prime contrattazioni il Brent è sceso del 2,5% a 41,78 dollari al barile.
Il greggio WTI è arrivato a perdere il 6,8% — la peggior performance giornaliera dal primo febbraio — mentre il Brent ha ceduto fino al 7%. Le quotazioni sono ora in lieve recupero, il WTI cede del 4,93% a 38,37 dollari.
Il 17 aprile in Qatar si è tenuta una riunione per mettere un tetto alla produzione dell'"oro nero" e farne salire il prezzo. L'Arabia Saudita ha rifiutato la sottoscrizione dell’accordo se non l'avesse fatto anche l'Iran, ma Teheran — dopo la fine delle sanzioni — non intende rallentare le sue attività.
Ansa/px
Dal TG12.30: