La Commissione svizzera per la concorrenza (COMCO) ha aperto un’indagine contro il costruttore automobilistico tedesco BMW per sospetta violazione della legge sui cartelli nell’ambito di una collaborazione con un’officina, ha dichiarato giovedì l’autorità.
L’officina in questione è stata per decenni un rivenditore autorizzato e un’officina di assistenza per veicoli BMW e Mini. Il garage ha investito diversi milioni di franchi e sostiene di essere stato incoraggiato a farlo da BMW. Il gruppo automobilistico tedesco avrebbe offerto all’officina la prospettiva di un prolungamento del rapporto commerciale, prima di interrompere inaspettatamente la collaborazione senza offrire una soluzione transitoria, spiega la COMCO.
L’officina si è quindi trovata in una posizione difficile, poiché l’ammortamento dei suoi investimenti dipendeva, a suo avviso, dal mantenimento della relazione commerciale con BMW. Nel corso dell’indagine, l’autorità esaminerà se la casa automobilistica ha un potere di mercato relativo rispetto all’officina e se ha agito in modo abusivo ai sensi della legge sui cartelli e si applica la presunzione di innocenza.
RG 09.00 del 18.01.2024
RSI Info 18.01.2024, 09:14
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