L'economia americana cresce spinta dai consumi. Una crescita tiepida benché la frenata della ripresa globale rallenti le esportazioni statunitensi, già appesantite dal caro del dollaro. Il +2% del PIL nel terzo trimestre sembra confermare la scelta della Federal Reserve (Fed) per aumenti dei tassi di interesse graduali.
Secondo Pimco, il maggior fondo obbligazionario al mondo, la politica monetaria della Fed si manterrà accomodante fino al 2017, con i tassi che saranno aumentati meno di quattro volte nel 2016 e nel 2017. La borsa di Wall Street è salita con il prodotto interno lordo sopra le attese degli analisti, non lasciandosi influenzare dal brusco calo delle vendite delle case esistenti, scese del 10,5%.
Gli indici americani sono in territorio positivo con rialzi dello 0,30%, spinti anche dal petrolio che ha interrotto la serie di ribassi. La fotografia scattata dal Dipartimento del Commercio mostra un'economia americana che procede a velocità superiore del resto del mondo, ma in deciso rallentamento rispetto al +3,9% del secondo trimestre.
ATS/EnCa