L'iniziativa "Salviamo il lavoro in Ticino" lanciata dai Verdi ticinesi sarebbe riuscita. "Abbiamo superato quota 10'000 firme valide, nel frattempo consegnate alla cancelleria cantonale" ha scritto in mattinata il coordinatore del movimento Sergio Savoia sulla sua pagina Facebook.
Puntuale nel prima pomeriggio è giunto un comunicato stampa: le firme ufficialmente consegnate oggi alle 11 sono 9'943. Circa un migliaio si trovano ancora nei vari comuni ai quali restano cinque giorni per inviarle direttamente alla Cancelleria dello stato. “Viste il numero di firme consegnate e quelle ancora nei Comuni, l’obiettivo delle 10'000 firme verrà superato abbondantemente, l’iniziativa è quindi riuscita”.
Cosa chiede l'iniziativa costituzionale
La proposta dei Verdi del Ticino vuole promuovere il diritto a un salario dignitoso al rango di diritto sociale. In che modo? Introducendo un salario minimo differenziato, ossia non fisso e unico, per settori economici e mansioni. Questo salario (calcolato su quello mediano svizzero, di riferimento, e una percentuale su di esso che sarà decisa dal Consiglio di Stato) sarà valido per tutte le imprese non coperte da contratto collettivo di effetto obbligatorio o da un CCL con salario minimo di riferimento e sarà applicato ad indigeni e frontalieri.
(Aggiornato alle 15.30)
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