Il 2022 è stato indubbiamente un anno problematico per il mercato automobilistico elvetico e internazionale, che dopo la crisi profonda dovuta alla pandemia, è stato confrontato pure con gli effetti nefasti della guerra in Ucraina e dalla persistente e spesso grave carenza dei microprocessori e altre di componenti, che ha ulteriormente frenato le consegne
L’annata a quattro ruote elvetica si è così chiusa con un calo del 5,3% rispetto al già mediocre 2021, registrando 225'934 nuove immatricolazioni di automobili. Si tratta di un valore davvero lontano dai livelli abituali di prima della pandemia, quando si commercializzavano in media circa 300'000 auto e, complice la pandemia, è il terzo anno consecutivo negativo.
In un quadro decisamente a tinte fosche, va segnalato nettamente in positivo l’andamento delle vendite dei modelli a zero emissioni, che continuano ad affascinare un numero sempre più rilevante di clienti. In buona sostanza, gli svizzeri comprano sempre più macchine con la spina, al punto che le propulsioni alternative l’anno scorso hanno mostrato risultati davvero eclatanti.
La loro quota di mercato infatti ha registrato un record impensabile fino a qualche anno fa, toccando il 50,8% del totale. Questo significa che più di una vettura nuova su due venduta nel 2022 era elettrica o ibrida e tale aspetto, unito al fatto che metà di questi veicoli sono “elettrici puri” (si caricano da una presa o una colonnina), evidenzia una vera rivoluzione di pensiero degli acquirenti svizzeri, che comprando questi prodotti rendono la flotta svizzera delle vetture nuove è sempre più rispettosa dell’ambiente.
AMAG, tutto per la mobilità a impatto zero
In quest’ottica vanno segnalati i risultati di AMAG, primo importatore di autoveicoli nella Confederazione. Se da un lato ha saputo consolidare la sua posizione di leader nazionale grazie alle vendite dei suoi marchi Audi, Seat/Cupra, Skoda e Volkswagen – con quest’ultima marca che è la più apprezzata su scala elvetica – dall’altro, e soprattutto, va segnalato che tali risultati positivi sono da porre sempre più in relazione alla mobilità elettrica.
Infatti, grazie a un crescente numero di modelli elettrici, che si amplierà ulteriormente nel corso di quest’anno, l’azienda con sede a Cham (ZG) ha rafforzato ulteriormente la sua posizione di numero uno nazionale nella mobilità a zero emissioni, sviluppando inoltre una serie di servizi e attività legate all’uso della trazione elettrica.
Come ha spiegato il CEO Helmut Ruhl, il gruppo nel 2022 ha saputo consolidare il suo fatturato a 4,4 miliardi di franchi, concentrando l’impegno nella creazione di strumenti utili per chi ha deciso di orientarsi verso un’auto a batteria. È da qui che deriva la scelta di creare una divisione interna denominata AMAG Energy & Mobility e acquisendo una società specializzata nel fotovoltaico.
Seguendo l’orientamento della clientela, la società continua nel solco della strategia attuata da qualche anno, improntata all’elettrificazione dell’offerta dei prodotti e all’ampliamento dei servizi per l’utenza di questi veicoli con tutta una serie di soluzioni su misura. Del resto è anche per questo che la controllata AMAG Leasing ha ideato insieme a myStromer AG un’offerta di leasing all-inclusive anche per le bici elettriche, inclusi i costi per manutenzione e usura.