Gli istituti bancari statunitensi e quelli europei hanno sborsato circa 60 miliardi di dollari (58 miliardi di franchi) nei primi nove mesi del 2014 per regolare le varie cause litigiose che li hanno visti protagonisti. Dal 2009 a oggi le liti sono costate oltre 178 miliardi di dollari ai maggiori gruppi bancari mondiali. Tra questi anche UBS, CS e una ventina di istituti di primaria importanza quali HSBC, Santander, BNP Paribas, Bank of America, Citigroup, Lloyds, Deutsche Bank, eccetera.
I costi per le liti sono decisamente cresciuti dall’inizio della crisi economica, con le banche statunitensi a pagare, da sole, oltre il 65% della fattura totale. In modo particolare dal 2011 il conto si è rivelato particolarmente pesante negli USA a causa dello scandalo dei “subprime” per poi colpire, un anno dopo, gli istituti di credito in Europa con i casi di manomissione dei tassi Libor e di evasione fiscale.
I dati vengono rivelati da un rapporto intitolato “Rischi globali : verso banche più trasparenti” realizzato qualche giorno fa dal Boston Consulting Group.
Red.MM/ATS/Swing