Licenziamenti in massa per Michelin e Auchan

La situazione dell’impiego da parte di alcune grandi multinazionali francesi accusa una serie di duri colpi in questo periodo, con annunci di tagli occupazionali su larga scala in ambiti anche assai diversi tra loro. La situazione ricalca quella delineatasi recentemente anche in Germania, con migliaia di licenziamenti previsti nel settore automotive (Gruppo Volkswagen in primis) e che pure si ripercuoteranno nell’indotto.

Il colosso degli pneumatici (e non solo) Michelin chiuderà le fabbriche francesi di Cholet e Vannes che impiegano 1’254 lavoratori, al più tardi all’inizio del 2026. Lo annuncia il gruppo francese spiegando che “non è stato possibile preservare la redditività dei due stabilimenti” sotto il peso del “peggioramento della competitività dell’Europa, in particolare a causa dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi dell’energia”.

La produzione sarà fermata dall’11 novembre e verrà avviata la discussione coi sindacati sulle misure di sostegno. Il gruppo Michelin annuncia anche che accantonerà, con il bilancio 2024, 330 milioni di euro. “Tutti i dipendenti colpiti beneficeranno di un sostegno individuale per aiutarli a costruire un nuovo futuro” assicura la storica azienda transalpina. Alcuni potranno accedere al pensionamento anticipato, altri potrebbero scegliere un sostegno per i trasferimenti interni o essere ricollocati e, secondo la società, questa sarà la soluzione per la maggior parte con “un indennizzo per eventuali gap retributivi fino a 400 euro lordi al mese per tre anni”.

Dal canto suo, il colosso della vendita al dettaglio Auchan ha annunciato martedì la ristrutturazione delle sue attività in Francia con la perdita programmata di 2’389 posti di lavoro, citando il costante calo di affluenza nei negozi e il deterioramento dei risultati.

Dal 2012, e prima dell’integrazione dei negozi Casino, Auchan afferma di aver visto la sua quota di mercato scendere dal 12,1% all’8% in un ambiente “ultra-competitivo”. Il gruppo ha presentato alle parti sociali il suo piano di “riconquista”, che prevede un ridimensionamento degli ipermercati e un posizionamento dei prezzi più attraente grazie all’alleanza con Intermarché.

Ma questa alleanza “non sarà sufficiente a generare i margini necessari per offrire prezzi competitivi”. Per rientrare in gioco, Auchan deve tagliare i costi e semplificare la sua organizzazione”, spiega il direttore di Auchan. semplificare la propria organizzazione”, ha spiegato il gruppo in un comunicato stampa.

Auchan prevede di tagliare 784 posti di lavoro mettendo insieme le funzioni di supporto di Auchan France, Auchan International e la Divisione Prodotti Internazionali, mentre la riorganizzazione degli ipermercati interesserà 915 posizioni. Il gruppo prevede inoltre di chiudere dieci negozi, tra cui tre ipermercati a Clermont-Ferrand, Woippy (Mosella) e Bar-le-Duc (Mosa), un supermercato ad Aurillac (nel Cantal) e sei minimarket, con 466 posti di lavoro interessati. Allo stesso tempo saranno creati 205 posti di lavoro nelle funzioni di supporto e 114 nella consegna a domicilio.

E tornando a parlare di Germania, il produttore tedesco di componenti, apparecchi e dotazioni per auto Schaeffler martedì ha annunciato l’intenzione di tagliare 4’700 posti di lavoro in Europa dopo che il suo utile operativo è diminuito di quasi il 50% nel terzo trimestre, aspetto questo che sottolinea ulteriormente le sfide che l’industria automobilistica europea deve affrontare.

“Si tratta della risposta dell’azienda al difficile contesto di mercato, alla crescente intensità della concorrenza globale e alla trasformazione in corso, in particolare nell’industria delle forniture automobilistiche”, ha annunciato la Schaeffler in un comunicato.