Svizzera

Migros vuole vendere varie filiali, tagliati 1’500 impieghi

Il gigante svizzero della distribuzione sta cercando acquirenti per Hotelplan, Mibelle, Melectronics e SportX - Varato anche un programma di investimenti di oltre otto miliardi

  • 2 febbraio, 08:16
  • 2 febbraio, 14:04
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Nella foto il marchio di un spermercato Migros

  • TiPress
Di: ATS/joe.p.

Migros sta cercando acquirenti per la sua filiale di viaggi Hotelplan, quella di cosmetici e igiene Mibelle, nonché per Melectronics e SportX. Ciò comporterà una riduzione fino a 1’500 posti di lavoro a tempo pieno in seno al gruppo, comunica oggi il gigante del commercio al dettaglio.

Le ragioni di questa strategia sono diverse. Hotelplan e Mibelle non rientravano più nei piani di Migros e avranno migliori opportunità di sviluppo al di fuori dell’universo del colosso arancione, si legge in una nota.

La separazione da Melectronics e SportX ha motivi economici, dato che questi negozi erano sempre più sotto pressione a causa della crescita delle vendite online. “Proprietari più adatti” tenteranno la fortuna con la catena di elettronica e quella di articoli sportivi, scrive l’azienda. Dal canto suo, Migros intende concentrare le proprie attività sul commercio al dettaglio, i servizi finanziari e la sanità.

Non è stata fornita una scadenza precisa per portare a termine queste operazioni. Migros non si aspetta di trovare rapidamente un acquirente, soprattutto per Hotelplan e Mibelle. È quindi probabile che l’intero processo richieda tempistiche prolungate.

Resta poi da vedere cosa succederà alle altre filiali specializzate Bike World, Do it + Garden, Micasa e Obi. Anche queste saranno infatti oggetto di un esame approfondito.

L’obiettivo è comunque quello evitare il più possibile i licenziamenti, assicura Migros. Attualmente, all’interno del gruppo ci sono circa 1’400 impieghi vacanti. La cura dimagrante interesserà in particolare le funzioni di back office, ha dichiarato un portavoce interpellato dall’agenzia finanziaria AWP.

Migros vuole però anche crescere nel suo core business. Ha quindi deciso un programma di investimenti che prevede una somma di oltre 8 miliardi di franchi, disponibili nei prossimi cinque anni. I fondi saranno destinati tra le altre cose ai supermercati, all’introduzione di un nuovo concetto per la controllata Denner, alla logistica e all’espansione dell’attività su Internet.

L’analisi di Marzio Minoli, redazione economia RSI

Le aziende per sopravvivere devono sviluppare strategie e si danno un orizzonte di tempo per capire se funzionano o no. Migros, da quanto si legge, ora ha deciso di cambiare questa strategia, concentrandosi su settori che “possono continuare ad avere successo anche in futuro”. D’altronde già qualche settimana fa, quando Migros aveva pubblicato i risultati, erano state messe in evidenza le difficoltà di alcuni marchi confrontati con la concorrenza sopratutto online, pensiamo a Hotelplan oppure a Mibelle, quindi prodotti per l’igiene della casa e del corpo, che oramai hanno superato i confini nazionali. Il 70% del fatturato di Mibelle, infatti, viene fatto all’estero. Altri settori come l’elettronica, il giardinaggio, lo sport sono sotto pressione e anche qui si cercano nuovi proprietari. Quindi la strategia è chiara. Concentrarsi su quello che, in parole povere “storicamente si sa fare molto bene”, soprattutto alimentari, grande distribuzione, senza però lasciare quei settori con grosso potenziale di crescita come la finanza, con Banca Migros, e salute, con Medbase, ovvero farmacie, palestre, … 

RG 12.30 del 2.2.2024 Il commento di Marzio Minoli

RSI Svizzera 02.02.2024, 13:09

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