Svizzera

L’endorsement di Ueli Maurer all’AfD fa discutere

Sta avendo parecchia eco il supporto dichiarato dall’ex Consigliere federale al partito tedesco di estrema destra

  • 4 febbraio, 20:28
  • 5 febbraio, 12:32
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Ueli Maurer torna a far parlare di sé

SEIDISERA 04.02.2025, 18:00

  • Keystone
Di: SEIDISERA/Gian Paolo Driussi/Bleff 

Ueli Maurer è comparso lo scorso fine settimana con un videomessaggio a un evento dell’Alternative für Deutschland (AfD), e oggi, martedì, l’UDC è tornata a smentire qualsiasi collaborazione con partiti stranieri. La prossimità o i contatti con la politica fuori dai confini nazionali è peraltro tema di discussione anche nei giovani UDC, il cui vicepresidente Diego Baratti ha deciso di lasciare la carica in seguito a dissidi interni seguiti a un altro episodio, risalente a diversi mesi fa.

Non è la prima volta che Ueli Maurer rompe la regola non scritta per gli ex consiglieri federali, ovvero quella di “servire e scomparire”. Una rottura degli schemi messa in atto, a onor di cronaca, anche da “ex” di altri partiti. Anche i contenuti del messaggio rivolto alla co-presidente AfD Alice Weidel non sono propriamente nuovi: Maurer si batte per la libertà d’espressione e lo aveva già pubblicato su un giornale. In questo caso, però, le cose sono un po’ diverse.

L’inizio del messaggio di Maurer dice: “Dalla Svizzera osserviamo le elezioni in Germania con stupore e costernazione; a quanto pare, cari amici che apprezziamo da anni sono diventati improvvisamente estremi (il riferimento è all’AfD), è una situazione che sta portando l’Europa su una china scivolosa”. Seguono poi riferimenti alla libertà d’espressione e gli auguri.

Pur essendo un “ex”, Maurer va contro la dottrina di Christoph Blocher (il quale in TV si era fra l’altro rifiutato di comparire a fianco di esponenti AfD) e lo fa con una comparsata che stride con quanto ribadito martedì dall’UDC, la quale, sollecitata dai media, ha dichiarato: “L’UDC svizzera non commenta le elezioni all’estero e non collabora con partiti stranieri”.

Il vicepresidente nazionale dei giovani UDC lascia

La prossimità o i contatti fra alcuni esponenti (o ex) dell’UDC con l’esterno si conferma intanto un tema delicato anche per il movimento giovanile.

Senza alcun legame con l’uscita di Maurer è delle scorse ore la notizia delle dimissioni del ticinese Diego Baratti da vicepresidente nazionale dei giovani UDC. All’origine della sua decisione, resa nota da lui stesso sui social, vi sono dissidi interni alla sezione giovanile nati dopo un incontro con Martin Sellner, esponente dell’estrema destra austriaca, a cui aveva partecipato la responsabile della strategia del movimento. Diverse sezioni giovanili, soprattutto della Svizzera orientale, erano insorte, contattato dalla RSI Baratti conferma le circostanze che lo hanno spinto a lasciare (resta comunque presidente dei giovani UDC Ticino e vicesindaco di Ponte Capriasca).

Nel suo post Facebook scrive: “Non posso più contribuire in modo costruttivo e orientato al futuro con la presidenza del partito. (...) La libertà implica anche responsabilità”. Baratti, sempre alla RSI, ha peraltro voluto sottolineare come la sezione ticinese abbia sempre rifiutato gli inviti ricevuti dalla Lega nord e da Fratelli d’Italia. 

(Ndr: il testo è stato modificato rispetto alla prima versione pubblicata)

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