L’industria svizzera ha subito un rallentamento dopo l’abbandono della soglia minima di cambio tra franco ed euro, con l’indice delle piccole e medie imprese (PMI) di UBS che in febbraio è sceso a -1,29, contro il -0,46 del mese precedente.
Il calo appare meno pronunciato per le grandi aziende, il cui indice è passato da -0,34 a -0,73, anche se hanno subito una forte diminuzione dei nuovi ordini.
L’impatto della decisione della Banca nazionale svizzera, secondo gli analisti della banca, a medio termine non interesserà solo le imprese esportatrici, ma tutti i settori dell’economia.
Lo choc monetario impatta non solo sulle esportazioni, ma anche sulle attività orientate al mercato interno. I tassi di disoccupazione più elevati e la ridotta crescita salariale dovrebbero avere ripercussioni indirette negative sulla dinamica dell'edilizia, affermano gli economisti della grande banca.
ATS/sf