General Motors nomina il primo amministratore delegato donna dell'industria automobilistica globale tutta al maschile. Mary Barra prenderà il posto di Dan Akerson il 15 gennaio e andrà a rafforzare il ristretto club rosa delle donne ai vertici delle grandi aziende americane di cui fanno parte Ginni Rometty (Ibm), Indra Nooyi (Pepsi), Marissa Mayer (Yahoo!), Meg Whitman (HP) e Ursula Burns (Xerox).
L'annuncio della rivoluzione ai vertici segue la chiusura di un importante capitolo nella storia di GM: l'uscita del Tesoro americano dalla società dopo il salvataggio. Lo Stato ha venduto le azioni restanti della casa automobilistica, recuperando 39 miliardi di dollari sui 49,5 investiti per il salvataggio. Una perdita di 10,5 miliardi di dollari che ha salvato un milione di posti di lavoro.
La nuova guida di GM ha 51 anni ed è figlia di un ex dipendente Pontiac dove ha a sua volta cominciato a lavorare. La storia di Mary Barra è la classica storia di successo all'americana, ossia quella di una scalata al vertice professionale parallela agli impegni familiari (sposata è madre di due figli) iniziata da uno dei gradini più bassi, passata dall’intera catena dalla produzione all’ingegnerizzazione e al mangagement per approdare infine al vertice assoluto.
Ansa/Diem