Terza serie dell’ammiraglia Mazda, anche in versione berlina, è auto da lunghi viaggi, decisamente più curata e più grande (un vantaggio, ma anche un limite – con i suoi quattro metri e ottanta, è difficile da parcheggiare per strada quando siete di fretta a Milano o a Parigi). È pure la prima Mazda ad essere equipaggiata con le cosiddette tecnologie SkyActiv, che altro non fanno che abbinare, potenziandone il risultato, efficienza e prestazioni: sta tutto rinchiuso qui il segreto della dolcezza di guida.
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Abbiamo provato il modello diesel 2.2 Station Wagon T con cambio automatico a sei marce. Silenzioso ed efficace, il motore lo si intuisce solo per la potenza che esprime nelle fasi di accelerazione.
Mazda6 Wagon
RSI Info 06.02.2014, 12:17
Bella e meno dolorosa anche la sosta dal benzinaio: è lì che vi accorgete dei bassi consumi di questa vettura, rispetto alle sue omologhe in cilindrata e prestazioni. A fare la sua parte nel ridurre i consumi anche il sistema “i-ELOOP”, espressione tecnica che sta per “ricircolo intelligente dell’energia”: l’energia elettrica prodotta viene recuperata per alimentare a sua volta i sistemi elettrici del veicolo. A completare l’equipaggiamento di risparmio energetico (e quindi anche di carburante) il sistema i-stop, con spegnimento di motore al minimo. Certamente da perfezionare in fase di riavviamento del motore: con un piede non abituato, lo scatto è ancora troppo brusco.
Vista da fuori la Wagon è un proiettile. Lineare, elegante, raffinatamente aggressiva. Specchietti laterali forse troppo sporgenti e senza sistema di rientro elettrico. Ma quando si entra nell’abitacolo la sensazione è quella di sentirsi avvolti in un’unica cosa con l’auto. Con una grande capacità di bagagliaio, a prova di famiglia numerosa.
Luigi Maffezzoli