Migros ha guadagnato di più nel 2021: nel secondo anno di pandemia il colosso del commercio al dettaglio ha realizzato un utile di 668 milioni di franchi, il 20% in più di quanto conseguito (su base comparabile) nel 2020. Dopo essere stata trainata dalle cessioni due anni fa, lo scorso anno la redditività è tornata alla normalità.
L'utile operativo (EBIT) ha raggiunto 800 milioni di franchi, contro 1,86 miliardi nel 2020, e l'utile netto si è attestato a 668 milioni dopo 1,76 miliardi dell'esercizio precedente, ha spiegato martedì il distributore in una nota. Nel contempo, il colosso arancione, orgoglioso di esser il più grande datore di lavoro della Svizzera, ha ridotto leggermente le sue attività. La forza lavoro è infatti in calo dell'1,6% a 97’541 dipendenti, a causa della vendita di negozi Globus e Saviva, nonché del calo dell'attività di viaggio.
I dati 2020 erano stati gonfiati dalle cessioni dei grandi magazzini Globus e del centro commerciale Glattzentrum alla periferia di Zurigo. Escludendo tali effetti, l'utile netto era stato di 555 milioni nel 2020 ed è quindi aumentato del 20,4% nel 2021. Già a gennaio era stato svelato il fatturato consolidato della cooperativa, rettificato dalle cessioni. È stato leggermente rivisto fino a 28,93 miliardi di franchi (+2,3%).
"Anche nel 2021 la pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto sull'attività del Gruppo Migros", ha affermato quest'ultimo in una nota, nella quale si ribadisce che "mentre i settori viaggi, tempo libero e ristorazione hanno subito perdite, il core business del commercio al dettaglio "si è espanso con successo".
Il fatturato al dettaglio netto di tutte le aziende Migros è aumentato del 2,3% a 24,74 miliardi di franchi. Nel frattempo, le vendite online totali sono aumentate del 15,5% a 3,24 miliardi e ora rappresentano l'11,2% delle entrate complessive del colosso del commercio al dettaglio.