Migros, l'alcol non è più tabù

La maggioranza dei delegati della Federazione delle cooperative Migros (FCM), riuniti a Zurigo, ha votato sabato in favore di un cambiamento degli statuti, che consentirebbe la vendita di bevande alcoliche. Lo ha reso noto l'azienda su Twitter.

Si tratta tuttavia solo della prima tappa di una lunga procedura che potrebbe non essere applicata in modo uniforme in tutta la Svizzera. Toccherà ora alle amministrazioni e ai comitati delle dieci cooperative regionali riunirsi per decidere, entro il 3 dicembre e con una maggioranza di due terzi, se accettare i nuovi contratti.

Valuteranno pure se sottoporre la questione all'insieme dei loro soci (complessivamente sono oltre due milioni) entro il 4 giugno 2022. Nel 2023 i punti vendita delle cooperative che dovessero aver accettato i cambiamenti con una maggioranza dei due terzi, e solo questi, potranno mettere negli scaffali vino, birra e superalcolici.

Il divieto era stato introdotto dal fondatore della Migros Gottlieb Duttweiler che, secondo quando riporta il sito internet del dettagliante, "voleva assicurarsi che non sarebbero stati proprio i suoi principi commerciali di "prezzi convenienti grazie a margini contenuti" a dare impulso a fenomeni quali la dipendenza della popolazione dall'alcool". Per gli stessi motivi nei negozi Migros non sono neppure venduti tabacco e derivati.