Consumi

Una Pasqua 2025 senza uova?

La crisi delle uova in Svizzera, la necessità di importare e le curiose alternative vegetali che si stanno facendo strada oltreoceano

  • 16 aprile, 11:30
uova sode, uova
  • Angele Kamp su Unsplash
Di: Alice Tognacci 

Quest’anno, sulle tavole pasquali svizzere, potrebbe mancare un ingrediente cruciale: l’uovo. Tra carenza di produzione locale, aumento della domanda e dipendenza dalle importazioni, il mercato delle uova in Svizzera si trova in una fase delicata e i consumatori ne stanno sentendo gli effetti.

Pasqua, la domanda di uova aumenta

Tradizionalmente, la domanda di uova in Svizzera esplode nel periodo pre-pasquale, tra decorazioni, dolci tipici e brunch a base di uova sode e i supermercati svizzeri ne stanno subendo le conseguenze.
La più grande catena del paese, Migros, ha dovuto spiegare ai propri clienti perché gli scaffali risultano parzialmente vuoti: «Nel 2024, la domanda di uova è aumentata di circa il 10%, mentre quella di uova fresche svizzere da allevamento all’aperto è cresciuta ancora di più. L’offerta semplicemente non riesce a tenere il passo con questa domanda», si legge sul sito di Migros.

La produzione locale non basta

La Svizzera riesce a coprire solo circa il 62,5% del proprio fabbisogno di uova. Questo tasso di autosufficienza si è rivelato insufficiente per fronteggiare l’impennata della domanda pasquale. Una mancanza che si fa sentire anche in Ticino dove, attualmente, l’autoproduzione si ferma all’80%, mentre il resto arriva da altri cantoni.

03:44

In Ticino mancano uova

SEIDISERA 11.03.2025, 18:00

  • Ti_Press

Per Pasqua ci saranno uova sufficienti per tutti, ma il ricorso alle importazioni è inevitabile e la percentuale di uova estere sugli scaffali svizzeri nel 2025 sarà significativamente più alta rispetto ad altri anni.

Come leggere le uova al supermercato: guida rapida

In Svizzera, la stampigliatura delle uova è regolamentata dall’Ordinanza concernente il mercato delle uova (OU), aggiornata al 1° gennaio 2025. Secondo l’articolo 6 di questa ordinanza, tutte le uova destinate alla vendita devono essere stampigliate singolarmente prima della messa in commercio. Le eccezioni riguardano le uova da cova, quelle vendute direttamente dai produttori ai consumatori e le uova completamente colorate.
Non tutte le uova, dunque, sono uguali. Ecco cosa controllare quando le compriamo e come leggere il codice riportato sul guscio, che fornisce importanti informazioni.

Struttura del codice stampigliato
Metodo di allevamento: indicato da un numero iniziale.
0 = biologico
1 = all’aperto
2 = a terra
3 = in gabbia (vietato in Svizzera, ma possibile su uova importate)​
Paese di produzione: indicato con il codice ISO Alpha-2 (ad esempio, CH per Svizzera, DE per Germania).​
Codice dell’allevamento: un numero identificativo che permette di risalire all’allevamento specifico.​

Ad esempio, un codice come 1-CH231 indica un uovo da allevamento all’aperto (1), prodotto in Svizzera (CH), proveniente dall’allevamento identificato dal numero 231.

Oltre al codice sul guscio, l’imballaggio delle uova deve riportare:​
Data di scadenza: le uova devono essere consumate entro 28 giorni dalla data di deposizione.​
Categoria di qualità: le uova sono classificate in base a criteri specifici, come la freschezza e l’integrità del guscio.​
Categoria di peso: le uova sono suddivise in categorie (S, M, L, XL) in base al loro peso.​

Uova decorate, ma consapevoli

Anche per le uova colorate, molto popolari a Pasqua, vale la stessa regola: leggere sempre la confezione. Alcuni prodotti decorativi usano coloranti non alimentari o gusci non provenienti da allevamenti svizzeri. Se vuoi essere sicuro, meglio tingere le uova a casa con metodi naturali (curcuma, barbabietola, cavolo rosso).

La domanda di uova aumenta e le alternative vegetali si fanno strada

A prescindere dal periodo pasquale, la domanda dei consumatori di uova è aumentata del 12% negli ultimi due anni. Come riferito da Swissinfo.ch, tra le spiegazioni più comuni ci sono il cambiamento di percezione delle uova, ormai viste come un alimento sano, e la tendenza verso una dieta ricca di proteine.
Lo scorso settembre, il governo svizzero ha dovuto aumentare la quota d’importazione di uova a dazio ridotto di ulteriori 7’500 tonnellate (pari a un aumento del 43%) per soddisfare la domanda.

Un settore alimentare di nicchia che potrebbe trarre vantaggio dalla carenza di uova è quello delle alternative vegetali. Questi prodotti non sono ancora conosciuti quanto le alternative alla carne, ma si inseriscono anch’essi nella tendenza verso scelte di vita più etiche ed ecologiche, rivolgendosi soprattutto ai flexitariani, ovvero persone che riducono il consumo di alimenti di origine animale.

Una di queste aziende è la statunitense Just Egg, con sede a San Francisco, che produce sostituti dell’uovo a base di fagioli mung. L’azienda sta registrando una crescita significativa vista la carenza di uova anche negli Stati Uniti.

La stessa tendenza è visibile anche in Svizzera, dove il settore del food tech è noto per la sua capacità di innovazione.

23:42

Future Foods

La pulce in cucina 11.01.2025, 12:00

  • iStock
  • Sarah Tognola e Isabella Visetti
Fonti

Correlati

Ti potrebbe interessare