Forse non tutti sanno che la produzione moderna di uova provoca l’uccisione di milioni di pulcini maschi, spesso eseguita con tecniche crudeli. La Svizzera da diversi anni sta cercando alternative a questo sacrificio e nel 2025 verranno adottate diverse soluzioni.
I pulcini maschi non servono
L’uccisione dei pulcini nella produzione di uova moderna è un problema mondiale e legato al progresso dell’allevamento e dalle razze ad alto rendimento. Per produrre in maniera più redditizia l’industria avicola ha iniziato usare specifiche razze ibride di gallina, perché più adatte o per l’ingrasso o per produrre uova. Ci sono quindi razze di galline che producono molte uova, ma poca carne e altre che producono tanta carne, crescendo in pochissimo tempo, ma meno uova.
Una gallina ovaiola depone più di 300 uova all’anno
Nel sistema produttivo delle uova quindi i maschi delle galline ovaiole non servono - non producono uova e producono carne poco redditizia - quindi appena nati vengono eliminati con metodi crudeli (triturati o soffocati).
La Svizzera è il primo Paese al mondo ad adottare una soluzione nazionale
Nel 2020 il Parlamento svizzero ha deciso di vietare la triturazione come metodo per eliminare i pulcini.
Le alternative alla strage di pulcini
Negli anni sono state sviluppate diverse alternative all’uccisione dei pulcini, metodi che la Svizzera ha portato avanti velocemente rispetto ad altri paesi.
1. Allevamento dei maschi di galline ovaiole
I pulcini maschi possono essere allevati per la carne, rispetto ai polli da ingrasso crescono più lentamente e producono meno carne, richiedono quindi più spazio, più energia e più mangime e di conseguenza fanno aumentare i costi.
2. Gallina a duplice attitudine
Prima che l’industria introducesse le razze ibride ad alta produttività si allevavano razze a duplice attitudine. Nelle razze di questo tipo la femmina riesce a produrre una quantità sufficiente di uova e il maschio una quantità sufficiente di carne. Rispetto alla classica gallina ovaiola, le uova deposte dalla gallina a duplice attitudine sono un po’ di meno e sono più piccole.
All’inizio Novecento nelle famiglie era norma l’autoapprovvigionamento, in questo periodo veniva allevata la “gallina svizzera” una razza di gallina a duplice attitudine, per produrre sia uova che carne. Dopo la Seconda guerra mondiale, con la crescente industrializzazione degli allevamenti questa razza è stata man mano abbandonata, a favore dell’importazione di galline ibride, che producevano il doppio delle uova o erano pronte per il macello in poco tempo. Nel 1991, ProSpecieRara e degli allevatori appassionati hanno iniziato il salvataggio di questa razza di gallina campagnola locale.
3. Determinare il sesso dall’uovo
Lo sviluppo di nuove tecniche permette al giorno d’oggi di individuare il sesso del pulcino quando è ancora nell’uovo, in questo modo le uova che avrebbero prodotto dei maschi vengono destinate ad altri usi. La tecnica del sessaggio in ovo, non è priva di critiche perché secondo evidenze scientifiche l’embrione potrebbe già provare dolore.
Dal 2025 in Svizzera uova più etiche
A partire dall’inizio del 2025 la Svizzera metterà fine all’uccisione dei pulcini maschi. Nei principali incubatoi svizzeri si adotterà il sessaggio in ovo, con una nuova tecnologia di imaging che permette di scoprire il sesso dei pulcini all’11° e al 12° giorno di incubazione, secondo GalloSuisse “prima che l’embrione inizi a sentire dolore”.
Nel settore biologico, invece, non si utilizzerà il sessaggio in ovo, perché i pulcini maschi continueranno ad essere tutti allevati per poi essere destinati alla produzione di carne.
Le uova commercializzate tramite la vendita diretta potranno costare fino a 1,5 centesimi in più, a seconda della categoria.
Una produzione di uova più etica
Telegiornale 30.08.2024, 20:00