Al rientro da una vacanza o rovistando in fondo alla dispensa capita di trovare degli alimenti scaduti, ma è davvero necessario buttarli anche se sembrano ancora buoni? Se conservati correttamente, diversi cibi si possono mangiare anche oltre la data di scadenza senza pericolo, evitando così inutili sprechi.
La prima cosa da fare per identificare gli alimenti che possiamo ancora mangiare oltre la scadenza è leggere con attenzione la dicitura sulla confezione:
“Da consumare entro”: significa che dopo la data riportata il prodotto si può alterare e diventare dannoso per la salute. Se ci si accorge prima che un alimento sta per scadere, meglio congelarlo, allungando così la conservazione e la possibilità di consumarlo in seguito.
“Da consumare preferibilmente entro”: significa che l’alimento può essere consumato oltre la data indicata. Dopo il termine potrebbe cambiare alcune caratteristiche organolettiche, prima di mangiarlo basta verificare che il gusto sia ancora buono.
Troppo cibo nella spazzatura
Modem 25.11.2021, 08:30
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Ci sono alcuni alimenti quindi che possono essere risparmiati dal cestino della spazzatura e consumati anche dopo il termine, vediamone alcuni che praticamente non scadono mai.
Pasta secca e riso
Pasta secca e riso, se conservati in luogo fresco e asciutto, possono essere mangiati anche dopo anni oltre la data di “scadenza”. Una volta aperti, questi prodotti andrebbero travasati in contenitori ermetici perfettamente puliti. Pasta e riso integrali possono essere consumati solo pochi mesi dopo la data di scadenza, i cereali non raffinati, infatti, contengono grassi che si deteriorano più velocemente.
Pasta e riso integrali possono essere consumati solo pochi mesi dopo la data di scadenza, i cereali non raffinati infatti contengono grassi che si deteriorano più velocemente. Le tarme del cibo sono attratte da pasta, farina, legumi, biscotti, frutta secca e semi.
Legumi secchi
Come per pasta e riso, l’assenza di acqua nei legumi secchi evita che si sviluppino microrganismi indesiderati. Anche i legumi secchi vanno conservati in maniera appropriata e quando li si cucina è bene lasciarli in ammollo per un tempo più lungo in modo che si reidratino sufficientemente.
Sale e zucchero
Sale e zucchero sono dei conservanti naturali anche per questi le date di scadenza sono indicative. Grazie alla loro capacità igroscopica (ossia di eliminare l’acqua dagli alimenti) muffe e batteri non possono proliferare. Per conservarli al meglio è necessario evitare l’umidità, andrebbero quindi tenuti lontani dai fornelli e una volta usati, subito richiusi ermeticamente.
Miele
Grazie allo zucchero e agli antibatterici naturali che contiene il miele ha una conservazione molto lunga e può essere consumato oltre la data di scadenza. Già anticamente questo dolce nettare era usato non solo come dolcificante, ma anche nella cosmesi e in medicina. Con il tempo il miele può cambiare di consistenza e diventare più liquido o più solido cristallizzandosi, ma questo non ne compromette il consumo.
Aceto
Grazie alla fermentazione, che sta alla base della sua preparazione, l’aceto è un altro alimento che “non scade mai”, è un condimento che contiene infatti dei batteri che impediscono ad altri batteri nocivi di proliferare. Questo vale per tutti i tipi di aceto, da quelli di vino a quelli di mele. Per gli aceti aromatizzati con altri ingredienti il tempo di conservabilità può diminuire. L’aceto va conservato in un luogo buio, fresco e al riparo dal sole. Se non viene usato da un po’ l’aceto può formare un residuo più scuro, che però è innocuo.
Come vi comportate con le date di scadenza dei prodotti alimentari?
Controcorrente 19.01.2022, 12:05
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