Ambiente e consumi

La rinascita dagli scarti vegetali: come fare

Grazie alla pratica del “regrowing” è possibile ottenere nuove verdure partendo anche dai loro stessi scarti

  • 8 maggio, 11:30
Regrowing da scarti di cipollotto, scalogno, insalata e porro in barattoli pieni d'acqua

Regrowing da scarti di cipollotto, scalogno, insalata e porro in barattoli pieni d'acqua

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Di: Luisa Jane Rusconi 

Spicchio d’aglio germogliato? Difficile resistere alla tentazione di buttarlo, ma se quel germoglio avesse il potenziale di far crescere qualcosa? Luisa Jane Rusconi si è data al regrowing (una filosofia anti-spreco, il cui termine tecnico letteralmente significa “ricrescita”) e ci regala una vera e propria guida per sperimentare a casa. Anche il regrowing è un’ottima idea per le pratiche di autoproduzione che, oltre ad aiutare il portafoglio, può diventare un passatempo costruttivo e appassionante, anche per chi ha bimbi in casa.

Le piante hanno una capacità incredibile di formare nuove radici, ciascuna cellula della pianta, infatti, contiene tutte le informazioni genetiche necessarie per riprodurre una pianta intera. Questa capacità innata è chiamata totipotenza.
Vedere una possibilità di rinascita in uno scarto ci permette di cambiare prospettiva sul nostro modo di consumare, oltre a permetterci di risparmiare sulla spesa mensile. Avere i propri vasi di erbe aromatiche e di insalata, inoltre, permette di raccogliere solo ciò che si utilizza e di consumarlo sul momento, fresco, saporito e pieno di vitamine e sostanze nutritive.

Da dove iniziare per cimentarsi nel regrowing

Può darsi che le prime prove non vadano per forza a buon fine, non siamo tutti nati con il pollice verde, ma vale la pena provare e imparare osservando. Ogni errore porta a una nuova consapevolezza. Oltre gli strumenti necessari per fare le prime prove, dunque, consiglio di tenere un piccolo taccuino sul quale segnare le proprie osservazioni.
Riuscire ad allestire un mini-orto in casa può essere anche una bellissima esperienza formativa per i bambini, coinvolgendole insegnando loro che a volte da quello che consideriamo uno scarto può nascere qualcosa di meraviglioso!

Per partire, il necessario è:
- un vaso profondo,
- un terrazzo baciato dal sole,
- terriccio per ortaggi,
- scarti alimentari vegetali.

Consiglio utile:

Prima di iniziare vale la pena fare un po’ di ricerca online, dove si trovano diversi video istruttivi. Io, per esempio, sono riuscita a far crescere rigogliosa una pianta da un frutto di zucchina spinosa regalatomi da un’amica!

Da che “scarto” partire per il regrowing e come procedere?

Le tipologie di sviluppo delle piante sono differenti a seconda si parta da scarti con radici (come potrebbe essere la base di un porro), da germogli o steli.

1. Regrowing partendo da vegetali germogliati

Spicchio d’aglio:
- Mettere lo spicchio con il germoglio verso l’alto, in un vaso riempito per metà di terra.
- Ricoprire con uno strato di terra di 2,5 cm e annaffiare generosamente.
- Mettere il vaso esposto al sole e bagnare in modo che il terriccio sia sempre umido.
- Quando spuntano le nuove foglie, queste si possono utilizzare in cucina al posto dell’erba cipollina.
- L’esperimento può essere fatto anche con una testa d’aglio.

Patata:
- Tagliare con delicatezza le porzioni germogliate in cubetti di circa 2-3 cm.
- Lasciatele riposare a temperatura ambiente per qualche giorno.
- Interratele a circa 8 centimetri di profondità, con il germoglio rivolto verso l’alto.
- Usate del compost per nutrire i germogli al meglio e ottenere gustose patate.

Cipolla:
- Se la cipolla è grande, usare la parte esterna per cucinare, mentre il germoglio può essere trapiantato (per le cipolle piccole è consigliato piantare direttamente tutto il bulbo).
- Il terreno deve essere ricco di nutrienti, perciò è bene usare un terriccio di qualità.
- Mantenere il terriccio ben umido.

2. Regrowing partendo dalla parte finale dell’ortaggio (la base con radici)

Sedano:
- Tagliare la base tenendo circa 3 cm di fondo e riporla in un bicchiere con acqua.
- Lasciare il bicchiere alla luce cambiando l’acqua ogni due giorni.
- Dopo circa 2-3 settimane le foglie saranno cresciute 10-15 cm.
- A questo punto, si possono consumare le foglie o provare a interrare il cespo. In questo ultimo caso, non immergere troppo la pianta ma lasciare a contatto solo 1 cm della base.

Radici della cipolla o scalogno:
- Tagliare la parte inferiore della cipolla, quella delle radici, a 1 cm dal fondo.
- Lasciare la parte tagliata per 2-3 ore all’aria.
- Trapiantare in un vaso questa parte posandola sulla terra e ricoprendola con 2 cm di terra.
- Ricordare di usare un terriccio nutriente e di mantenerlo umido.
- Dopo 3 settimane saranno cresciuti i germogli.
- Controllare se si è formato più di un germoglio, come spiegato in questo video.
- Piantare i germogli in un vaso alto almeno 30 cm, distanziandoli di 15 cm.

Insalata:
- Quando si preparare un’insalata partendo dal cespo, tenere da parte la calotta inferiore.
- Metterla in una ciotolina con la parte tagliata verso l’alto e versare un dito d’acqua.
- Posizionare in un luogo luminoso e aggiungere acqua quando necessario.
- Piantare quando si sviluppano delle radici e il getto centrale raggiunge la lunghezza di 1 cm.

Lemongrass / cipollotti / porri: sfruttare le piccole radici che spuntano nella parte inferiore:
- Usare la parte verde per cucinare e tenere da parte circa 1 cm sulla base.
- Riporre la base in un bicchiere d'acqua lasciando spuntare la parte superiore.
- Esporre la pianta alla luce e ricordarsi di cambiarle ogni giorno l'acqua.
- Aspettare fino all'apparizione delle prime foglie o delle prime radici.
- Utilizzare le foglie in cucina tagliandole direttamente dallo stelo.
- Per mantenere la produzione di foglie nuove ricordarsi di cambiare l’acqua!
- Se la base sviluppa radici lunghe, provare a piantarla in un vaso.

3. Erbe aromatiche partendo dagli steli

Il principio è quello della talea, che sia per il basilico, la menta o altre erbe aromatiche, procedere tagliando degli steli lunghi circa 5 cm. Rimuovere le foglie inferiori e inserire lo stelo in un contenitore pieno d’acqua esposto al sole. Dopo circa 2-3 settimane si vedranno spuntare le radici. A quel punto si può procedere a travasare.
Ricordare che la stagione giusta per la riproduzione delle piante è primavera ed estate, con il sole e il caldo che favoriscono la crescita, perciò, durante la stagione fredda, ci vorrà un po’ più di pazienza.

Il “regrowing” è possibile anche partendo da verdure fresche

La pratica del regrowing è un’ottima idea anche per dedicarsi all’autoproduzione, non per forza partendo da scarti alimentari.
Una cosa molto importante, se si sceglie di “sfruttare” un frutto o una verdura non da scarto, è quella di sceglierli freschi e possibilmente biologici.
In più:
- tenere conto del fatto che ogni vegetale o frutto è differente, perciò è bene raccogliere le informazioni necessarie per curare la pianta (se va esposta in pieno sole o meno, quanto spesso innaffiarla, etc…);
- utilizzare uno speciale terriccio da coltivazione per aiutare la formazione delle radici;
- utilizzare dell’argilla espansa per riempire il fondo del vaso, questo accorgimento permetterà l’evacuazione dell’acqua in eccesso evitando così il marciume radicale.

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Fonti:

M. Raupach e F. Lill, L’orto in casa. Dagli scarti dei vegetali per una cucina a impatto zero, Edizioni Sonda, 2019
finedininglovers.it
accendilucegas.it
bloomsisters.swiss
autoproduciamo.it
nonsprecare.it
tempidirecupero.it
The Truth About Regrowing Veggies From Kitchen Scraps

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