Ambiente e Consumi

La buccia va mangiata oppure no?

Mangiare le bucce di frutta e verdura ci fa bene, ma proprio qui è più probabile trovare residui di pesticidi, cosa fare allora?

  • 5 giugno, 11:30
Sbucciare frutta
  • Istock
Di: Patrizia Rennis 

Consumare la buccia di frutta e verdura ha molti vantaggi nutizionali, ma proprio sulla parte esterna di questi prodotti si possono trovare anche residui di pesticidi. La buccia quindi va consumata oppure eliminata?

La buccia è salutare?

La parte esterna di moltissimi tipi di frutta e verdura è commestibile e consumarla non solo evita lo spreco, ma ci farebbe anche bene. Oltre a contenere fibre, nella buccia, o subito sotto di essa, si concentrano vitamine e molti altri elementi nutritivi. È proprio qui, però, che è anche più probabile trovare anche residui di pesticidi. Infatti, se non consideriamo i pesticidi sistemici che penetrano all’interno della polpa del frutto, la maggior parte dei pesticidi usati in agricoltura rimangono sulla parte esterna di frutta e verdura e non è possibile rimuoverli completamente con il lavaggio.

05:36

Come non sprecare nulla in cucina con Alice Tognacci per L'Ora della Terra

RSI Food 21.07.2022, 12:19

L’uso dei pesticidi in agricolutura inizia nel ‘900, questi fitofarmaci vengono sviluppati per proteggere le colture da vari tipi di infestanti: insetti, funghi e piante infestanti. Il modo, la frequenza e le tempistiche con cui vengono usati sono discipilinati dalla legge per tutelare la salute umana. Per garantire la sicurezza è molto importante che il tempo che trascorre dall’ultima somministrazione del pesticida al giorno di raccolta del vegetale venga rispettato.

Rimuovere i pesticidi

Sebbene il lavaggio con acqua corrente possa rimuovere alcune tracce di pesticidi dalla superficie di frutta e verdura, non li elimina completamente. Negli anni sono stati effettuati diversi studi scientifici per trovare il metodo più efficace per rimuovere del tutto i pesticidi da frutta e verdura. L’ammollo in acqua e bicarbonato o in acqua e aceto, il lavaggio sotto l’acqua corrente sfregando per diversi minuti e l’uso di acqua tiepida sono alcuni tipi di pulizia di frutta e verdura che hanno mostrato una riduzione dei residui dei pesticidi presenti, tuttavia alcuni metodi incidono sul gusto finale dell’ortaggio e l’efficacia del metodo dipende molto anche dal tipo di frutto e di buccia.

Il Laboratorio Cantonale esegue regolarmente analisi per verificare la conformità di frutta e verdura reperibili sul mercato ticinese rispetto a questi contaminanti.

Come evitare i pesticidi?

Se si vuole quindi consumare anche la buccia di frutta e verdura senza ingerire possibili residui di fitofarmaci è meglio scegliere prodotti biologici, di stagione e regionali - in alcuni Paesi del mondo le regole sui pesticidi infatti sono più permissive rispetto a quelle locali-.

L’agricoltura biologica prende in considerazione cicli e processi naturali. Per la regolazione di parassiti, malattie e malerbe si punta su un piano di misure globale con una scelta di specie, varietà e colture adeguate e si adottano provvedimenti di lotta meccanica. Non possono essere utilizzati prodotti fitosanitari chimico-sintetici.

Anche adottare una dieta il più possibile varia - che comprenda più frutta e verdura diversi possibili - è una scelta alimentare che ci fa bene grazie all’acquisizione di una maggiore varietà di vitamine e minerali e fa diminuire il rischio di essere esposti e accumulare residui di pesticidi. 

Cambiare la domanda

Il commercio al dettaglio richiede che frutta e verdura siano perfetti a livello estetico e per raggiungere questi standard i produttori sono costretti aanche a fare uso di pesticidi e scegliere le varietà di piante più produttive e redditizie (riducendo anche la biodiversità). Cambiare la domanda come consumatori acquistando frutta e verdura anche imperfetti esteticamente permette di promuovere una produzione sostenibile e priva di pesticidi.

14:00

Contadini, pesticidi e Green Deal

Alphaville 30.05.2024, 12:05

  • Tipress

Correlati

Ti potrebbe interessare