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Dispensa sicura: come conservare in vasetto

È tempo di conserve, facciamole in modo sicuro con l’aiuto dell’esperto

  • 4 settembre, 11:30
vasetto con carote sott'aceto, conserva alimentare, sott'olio
  • Sidney Riggs, Unsplash
Di: Alice Tognacci e Sebastian Cerny 

Preparare conserve è un ottimo modo per conservare i sapori stagionali e ridurre gli sprechi alimentari. Tuttavia, è fondamentale seguire delle corrette pratiche di igiene e preparazione per evitare rischi per la salute. Abbiamo chiesto a Nicola Forrer, Direttore del Laboratorio cantonale e chimico cantonale, come procedere in modo sicuro.

Fare le conserve a casa, per molti appassionati di cucina, è un passatempo da cambio stagione che riporta a ricordi di cucina e a momenti di condivisione in famiglia. Le tecniche di conservazione, però, non sono solo una questione di “cuore”, bensì di praticità e di qualità: gli alimenti tendono a perdere freschezza e valore nutrizionale nel tempo a causa dei processi naturali di deterioramento, ma conservandoli correttamente è possibile mantenere intatti i loro nutrienti e sapori, ridurre gli sprechi e approfittare dei prodotti di stagione quando sono più abbondanti e convenienti.

Conserve: come evitare il botulismo alimentare

Fare le conserve, dunque, è una buona idea, ma quali sono i rischi?
Soprattutto nel mondo delle conserve in vasetto, il rischio più rilevante è il botulismo alimentare, una delle più note e temute malattie a trasmissione alimentare: «I casi di botulismo in Svizzera sono per fortuna molto rari (uno e due casi all’anno), ma le conseguenze di una intossicazione possono essere gravi. Il rischio più alto è dato dalla produzione casalinga di conserve sott’olio o alimenti fermentati», spiega Nicola Forrer, Direttore del Laboratorio cantonale e chimico.

Il Clostridium botulinum, batterio all’origine del botulismo, si trova naturalmente nel suolo, negli ambienti lacustri e marini e può sopravvivere a lungo sotto forma di spore resistenti. Diverse derrate alimentari possono quindi essere contaminate. Tuttavia, la produzione delle tossine, all’origine dell’intossicazione, avviene unicamente durante la moltiplicazione del microorganismo. Questo sviluppo può avvenire unicamente in assenza di ossigeno, dunque le conserve sono critiche.

Gli alimenti freschi non sono a rischio botulismo, mentre più critiche sono le conserve, soprattutto quelle sott’olio; ad esempio: verdure o funghi sott’olio, la carne e il pesce sott’olio o il pesto

Nicola Forrer

I passaggi cruciali per la stabilizzazione delle conserve, in ambito domestico, sono: la pulizia delle materie prime, per evitare il più possibile la presenza di batteri o spore, e il trattamento della conserva, per creare un ambiente sfavorevole allo sviluppo dei microorganismi (acidità, presenza di conservanti, pastorizzazione). 

Definizione di conserve alimentari

Le conserve alimentari sono preparazioni confezionate in contenitori ermetici e trattate termicamente per garantire la loro conservazione a lungo termine a temperatura ambiente. Si distinguono in conserve acide e non acide (per esempio vegetali sott’aceto o sott’olio, carne in scatola, etc.).
Ci sono poi le semi-conserve, quelle che subiscono trattamenti termici a temperature più basse (pastorizzazione) al fine di eliminare alcuni microrganismi ed enzimi, ma non sono sterili e devono essere conservate in frigorifero per periodi più brevi (per esempio: zuppe pronte e prodotti surgelati).

Come preparare conserve in sicurezza: le indicazioni dell’esperto

Insieme a Nicola Forrer, Direttore del Laboratorio cantonale e chimico cantonale, stiliamo una guida da seguire passo-passo per preparare in modo sicuro e accurato delle conserve in casa.

  1. Preparazione e igiene
    È fondamentale iniziare con una pulizia accurata: delle mani, della superficie di lavoro e dei contenitori, con detergenti adeguati.
    Le materie prime utilizzate per la preparazione delle conserve vanno processate il più presto possibile, la frutta e la verdura al massimo della maturazione non solo hanno un sapore migliore, ma sono anche più nutrienti. Sono però da evitare alimenti avariati o frutta che ha iniziato il processo di fermentazione. In questo caso bisogna rimuovere con cura le parti non più sane.
    Gli alimenti vanno lavati bene sotto acqua corrente per rimuovere eventuali residui di terra o altri contaminanti.

  2. Scottatura / Blanching
    Per mantenere la qualità degli ingredienti da conservare, è consigliabile fare una scottatura, cioè cuocerli in acqua bollente o a vapore per pochi minuti. Questo processo ferma l’azione degli enzimi che possono alterare sapore e consistenza e aiuta a mantenere i colori vivaci.
    Per la preparazione di conserve è consigliato bollire la verdura in una miscela di acqua e aceto in parti uguali

  3. Sanificazione dei contenitori
    La sanificazione dei contenitori è fondamentale e il metodo più sicuro e affidabile è quello della bollitura: immergere i contenitori in acqua bollente per 10-15 minuti aiuta a eliminare tutti i microrganismi. Se si usa il forno, bisogna assicurarsi di raggiungere temperature di circa 160-180°C e di mantenere i contenitori a quella temperatura per almeno 10-15 minuti. Tuttavia, la bollitura resta la scelta migliore per una sterilizzazione completa.

  4. Riempimento dei contenitori
    Quando si riempiono i contenitori, è importante lasciare sempre uno “spazio di testa”, ovvero del vuoto tra il cibo e il bordo del barattolo. Questo spazio è essenziale per gestire l’espansione del cibo durante il trattamento termico: per marmellate e confetture il consiglio è quello di lasciare circa 1 cm, mentre per conserve che necessitano di trattamento termico è bene lasciare almeno 2 cm.

  5. Pastorizzazione
    La pastorizzazione è un passaggio cruciale per garantire che i cibi siano privi di microrganismi nocivi: immergi completamente i contenitori in una pentola d’acqua bollente per almeno 15-20 minuti (per conserve da 350-400g, il livello d’acqua deve sovrastare almeno 5 cm dal contenitore immerso).
    Usare griglie metalliche apposite che facilitano l’immersione e l’estrazione dei barattoli ed eventualmente strofinacci per evitare che i contenitori sbattano tra loro, durante la bollitura, con il rischio di rompersi.
    Attenzione però che la pastorizzazione non assicura la neutralizzazione di eventuali spore batteriche, per questo motivo è importante che le conserve siano acidificate o contengano una quantità sufficiente di zucchero o sale come conservante, in modo da contrastare un’eventuale crescita batterica.
    La conservazione in frigorifero (o in congelatore) fornisce una sicurezza in più. 

  6. Ispezione dei contenitori
    Dopo 12-24 ore dalla pastorizzazione, i contenitori raffreddati devono essere ispezionati per verificare l’ermeticità e il vuoto. I tappi dovrebbero apparire leggermente concavi, e premendo al centro non si deve sentire un “click clack”. Un suono metallico quando si batte con un cucchiaio indica che il contenitore è sotto vuoto. Se vengono utilizzati tappi con sicura e guarnizione in gomma, si può verificare il vuoto rimuovendo la sicura e tentando di aprire il coperchio. I contenitori non sigillati ermeticamente possono essere riprocessati o consumati entro sette giorni, conservandoli in frigorifero. I barattoli correttamente chiusi possono essere riposti in dispensa, dopo pulizia ed etichettatura con il tipo di conserva e la data di preparazione.

Le raccomandazioni del Dott. Forrer

«Come indicato in precedenza è importante seguire ricette sicure per la preparazione di conserve che garantiscano un corretto contenuto di sale o zucchero e un ambiente possibilmente acido (eventualmente aggiungere dell’acido citrico). A causa della loro sensibilità, andrebbe evitata la produzione casalinga di conserve di carne e pesce. Solo la produzione industriale riesce a garantire la sicurezza di questi prodotti.

Va ricordato, infine, che la presenza di tossine botuliniche non provoca sempre un’alterazione del sapore e dell’aspetto degli alimenti.
Negli altri casi, gli indizi di alterazione sono molteplici: rigonfiamento del coperchio, odore rancido, colorazione e aspetto anomali, oliopalescente, presenza di bollicine di aria. In questi casi la conserva va gettata immediatamente».

vasetti e conserve sott'olio e sott'aceto al mercato alimentare
  • Katerina Bogdan, Unsplash

Conservare in vasetto: gli errori più comuni

- Igiene insufficiente: non lavare bene mani e utensili comporta il rischio di contaminazione da batteri nocivi.
- Ingredienti non freschi: usare frutta e verdura danneggiata o non ben lavata comporta il rischio di sviluppare muffe e batteri pericolosi, inclusi quelli che causano botulismo.
- Riempimento sbagliato: riempire i contenitori fino all’orlo è responsabile di una mancanza di vuoto e rischio di contaminazione. L’espansione del contenuto potrebbe rompere il sigillo avviando il processo di deterioramento.
- Trattamento termico insufficiente: non rispettare i tempi e le temperature di pastorizzazione potrebbe far si che i microrganismi patogeni non vengono eliminati, con rischio di malattie alimentari.
- Mancato rispetto delle ricette: non rispettare il contenuto di sale o zucchero o non acidificare l’alimento può favorire un ambiente favorevole allo sviluppo di microorganismi. 

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