Economia e Finanza

Milionario senza saperlo

È successo ad un 28enne britannico che ha visto impennarsi il valore dei suoi bitcoins, gettati però assieme al suo hard disk. La moneta virtuale ha toccato il record di 907,7 franchi svizzeri per 1 bitcoin

  • 30 novembre 2013, 09:12
  • 5 settembre 2023, 18:51
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  • KEYSTONE

Cosa fareste se vi capitasse di buttare via per errore più di 6 milioni di franchi? “Non è possibile, me ne renderei conto!” dite? Eppure… James Howells, un britannico di 28 anni, lo ha fatto. Come? Si è sbarazzato di un vecchio hard disk sul quale aveva conservato 7'500 bitcoins, per evitare di farseli rubare.

Che cos’è il bitcoin e come funziona?

Il bitcoin è la moneta virtuale che ha fatto parlare di sé in questi giorni a causa del vertiginoso aumento del suo valore, passato da 11 franchi l’unità nel gennaio 2013 a più di 900 franchi alla fine del mese di novembre. Secondo esperti del settore economico, però, c’è il rischio che si tratti di una bolla, come quella del dot-com, scoppiata tra 2000 e 2001: un boom di questo tipo è quindi sempre un po’ sospetto e chi specula troppo potrebbe ritrovarsi con pochi spiccioli in tasca.

Il bitcoin (simbolo ฿) è stato creato nel 2009 da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Nakamoto ha voluto creare una valuta globale, il cui uso fosse anonimo e gratuito. Missione compiuta. Il fatto che adoperarli non comporti spese aggiuntive – come invece avviene per i pagamenti con PayPal o le carte Visa – sembra essere l’argomento vincente per chi desidera farne un uso onesto.

L’anonimità delle transazioni ha però attirato l’interesse anche di chi desidera passare inosservato. L’esempio più famoso e controverso è quello di Silk Road, un sito internet che rappresenta il più grande mercato nero online di prodotti illegali – droghe, armi e medicinali normalmente ottenibili solo su ricetta. L’accesso a Silkroad è criptato ed è impossibile risalire ai suoi utenti, come pure all’identità di chi vi effettua i pagamenti in bitcoins .

Come viene concretamente utilizzato il bitcoin?

Un possessore di bitcoins ottiene un codice crittografato unico (esempio: 1DTAXPKS1Sz7a5hL2Skp8bykwGaEL5JyrZ) ed è questo codice che viene utilizzato per effettuare le transazioni. In sostanza, esso è il corrispettivo del numero di serie presente sui biglietti emessi dalle banche centrali. Questa combinazione alfanumerica è sufficiente si usa poi per effettuare dei pagamenti.

Una volta messo in circolazione il codice è visibile da chiunque e siti come blockchain.info oppure blockexplorer.com permettono di vedere tutte le transazioni associate a quelle coordinate identificative (è come poter seguire tutti i movimenti di un biglietto da 10 franchi).

Portafogli virtuali per denaro virtuale

I bitcoins possono essere conservati in portafogli virtuali, presenti su siti internet specializzati, oppure che possono essere installati su telefono, tablet o computer. I propri averi virtuali possono però essere conservati, per maggiore sicurezza, anche su dischi duri esterni non collegati ad internet. Infine, esiste anche la possibilità di stampare tutti i codici necessari all’utilizzo, cancellando ogni traccia elettronica della moneta virtuale. Farsi rubare quanto stampato equivale a farsi sottrarre un portamonete pieno di denaro.

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Dopo le miniere d’oro, arrivano le miniere di bitcoins

La creazione di un bitcoin richiede l’elaborazione di complesse operazioni matematiche. Queste operazioni non sono centralizzate, come invece avviene per la moneta fisica - i franchi svizzeri vengono per esempio forgiati a Berna dalla Banca Nazionale Svizzera - ma vengono suddivise tra diversi computer appartenenti ad una rete di miners (i “minatori”), utenti che hanno messo a disposizione i propri apparecchi. Il loro contributo viene remunerato, in bitcoins ovviamente!

Produzione “selvaggia” impossibile

Per non creare rischi di iperinflazione – vista la produzione completamente elettronica – ed evitare che venga generata troppa moneta, è stato posto un limite matematico al numero di unità che è possibile creare: una volta arrivati a 21 milioni di unità, la produzione si fermerà (il conteggio di quelle attualmente in circolazione si vede su questa pagina ).

Per questo motivo, si potrebbe arrivare a considerare il bitcoin come un valore rifugio (come è il caso dell’oro per il momento: le quantità disponibili sono limitate, e per questo avranno sempre un certo valore). Ma questo dipenderà dalla sua diffusione e durata di vita: la bolla potrebbe scoppiare da un momento all’altro…

Come mai il suo valore è cresciuto esponenzialmente in pochi giorni?

Come già detto, il valore odierno di 1 ฿ è di più di 900 franchi svizzeri. Nel 2009 un bitcoin si poteva acquistare per pochi centesimi. A cosa è dovuta questa esplosione? Pochi giorni fa, dopo lunghe discussioni, il Senato USA ha dichiarato che, se usato in modo corretto, il bitcoin può essere utilizzato per pagamenti sicuri e rapidi, anche se l’altro lato della medaglia offre alle organizzazioni criminali una maniera di riciclare denaro sporco senza troppa fatica.

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Solo il tempo ci dirà se i bitcoins sono un fenomeno passeggero o riusciranno ad installarsi nelle abitudini quotidiane di tutti – in un’epoca in cui la tecnologia evolve a velocità molto elevate il dubbio che il bitcoin non sarà molto longevo è legittimo. L’importante è che non lo si prenda alla leggera: se dobbiamo stare attenti a dove appoggiamo il portafoglio, dobbiamo anche stare attenti a dove riponiamo i nostri bitcoins. Nulla è sicuro al 100%.

Marija Milanovic

James Howells è un programmatore britannico di 28 anni che ha iniziato a collezionare bitcoins nel 2009, anno della loro creazione. Ciò che inizialmente aveva pagato pochi centesimi, ha nel frattempo visto aumentare il proprio valore in maniera esponenziale. Howells, ha deciso di liberarsi di un vecchio hard disk che non utilizzava più, dimenticandosi però che al suo interno erano conservati 7'500 bitcoins; 6,6 milioni di franchi persi per sempre nell'immensa discarica di newport, in Galles. Intervistato dalla BBC, l'uomo ha dichiarato: "È praticamente impossibile trovarlo, ci sono tonnellate di rifiuti". Condannato, quindi ad essere ricordato come colui che avrebbe potuto essere un milionario virtuale.

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