Economia e Finanza

Naufragio nel Tirreno, alcuni dispersi

Urta scoglio e s'inclina nave della Costa, tre i morti

  • 14 gennaio 2012, 17:08
  • 20 novembre, 18:23
giglio rt.jpg
  • REUTERS

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È di tre morti e 40 feriti il bilancio dell'incidente della nave da crociera Costa Concordia avvenuto venerdì notte al largo dell'isola toscana del Giglio. Le vittime sono due francesi e un peruviano. Sarebbero alcune decine le persone che mancano all'appello tra i 4229 che erano a bordo.

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La nave, che è adagiata su un fianco appoggiata al fondale, presenta sulla fiancata sinistra uno squarcio lungo almeno 70 metri e un'inclinazione di oltre 80 gradi dalla parte opposta. Sullo scafo ci sono falle da entrambi i lati. In mare sono finite 100-150 persone recuperate dai soccorritori.

A bordo una settantina di svizzeri, uno è rimasto ferito

A bordo della nave vi erano in totale 69 svizzeri. Lo ha indicato il Dipartimento federale degli affari esteri, basandosi sui dati della compagnia navale Costa Crociere. Fra i feriti figura un cittadino svizzero. Le sue condizioni non sono note.

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  • RG 18.30 BRAGA - NAVE 14.01.12.MUS

    credits 14.01.2012, 19:46

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Collisione verso le 21,30

L'incidente è avvenuto verso le 21,30 di venerdì a circa 500 metri alla destra del porto. Secondo alcune fonti, la nave sarebbe dovuta passare a 5 miglia dalla costa. Non è noto perché avesse invece navigato così vicina all'isola.

Circa 60 persone sono state liberate in una parte della stessa nave dove erano rimaste intrappolate. Queste persone non sono riuscite a scappare con gli altri perché ogni via di fuga era bloccata.

In tarda mattinata quasi 3'200 persone avevano già raggiunto la Toscana con i traghetti che l'isola a Porto Santo Stefano.La nave doveva compiere una crociera nel Meditterraneo toccando Palermo, Cagliari, Palma di Maiorca, Barcellona e Marsiglia.

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  • RG 12.30 BUCCI - TESTIMONIANZA 14.01.12.MUS

    credits 14.01.2012, 14:51

Scoglio non segnalato

Secondo l’armatore, al momento della collisione il comandante era sul ponte: l'inclinazione repentina della nave non ha permesso di operare con le scialuppe in modo efficace. Il comandante ha precisato che la roccia non era segnalata sulle carte e che l'equipaggio ha lasciato per ultimo la nave, dopo aver messo in salvo i passeggeri.

Paura all'ora di cena

La paura è arrivata all'ora di cena, quando le 4’200 persone a bordo della Costa Concordia sono a tavola ai ristoranti della nave: uno scossone, poi la luce va via. Il tempo di capire quello che sta succedendo e l'invito ad indossare i salvagente e avvicinarsi alle scialuppe.

Sembrava, all'inizio, che questa avventura si fosse conclusa senza gravi conseguenze, solo tanta paura. Ma poi, durante l'evacuazione, qualcosa non ha funzionato: molti passeggeri sono caduti in acqua, qualcuno forse vi si è gettato per la paura mentre lo scafo si inclinava sempre più.

“Si è spenta la luce, non sapevamo cosa fare”. La testimonianza di un sopravvissuto

''Eravamo nel caos più totale, nessuno anche tra l'equipaggio sapeva darci indicazioni precise. Appena la nave ha cominciato ad inclinarsi, e tutti siamo stati sbattuti da una parte all'altra, cadendo e ferendoci, abbiamo deciso di andare fuori, a cercare le scialuppe di salvataggio. È stato drammatico e c'è voluta più di un'ora per abbandonare la nave''.

Così una famiglia di Anagni (Frosinone) che si era imbarcata a Civitavecchia venerdì pomeriggio sulla nave Costa Concordia racconta i primi momenti del naufragio.
''Si è spenta più volte la luce e non sapevamo orientarci - racconta Yuri Selvaggi, in crociera con la moglie e i figli - abbiamo abbandonato tutto per scappare. Ma a bordo c'era panico anche tra i membri dell'equipaggio.

La popolazione isolana soccorre i naufraghi

Notte di grande sforzo umano per la popolazione dell'Isola del Giglio che ha accolto al meglio delle proprie possibilità i naufraghi, fornendo i primi generi di conforto alle persone che sbarcavano alla spicciolata dalle motovedette e dalle altre imbarcazioni di soccorso, fornendo vestiario, coperte e cibo.

Alcuni negozianti hanno aperto i propri esercizi donando il necessario alle migliaia di persone in attesa di essere portate sulla terraferma e che hanno lasciato tutto a bordo della nave.

Lunga 290 metri, ha 1500 cabine

La nave è stata inaugurata nel luglio 2006: è la più grande della flotta Costa. Al momento del varo la bottiglia di champagne è rimasta intatta, segno non beneaugurante. Lunga 290 metri e alta 35, ha una stazza di 114.500 tonnellate e raggiunge la velocità massima di 23 nodi, anche se quella da crociera è di 21. Può ospitare fino a 3.800 passeggeri e 1.100 membri d'equipaggio, in 1.500 cabine disposte su 17 ponti, tra cui 14 passeggeri.

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