Economia e Finanza

"Non ne sapevo niente"

Credit Suisse: parla Thiam sul caso del pedinamento di un ex dirigente della banca

  • 30 ottobre 2019, 16:32
  • Ieri, 20:48
02:23

RG 12.30 del 30.10.19 - L'intervista a Tidjane Thiam di Marzio Minoli

RSI Info 30.10.2019, 14:30

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Di: RG/Marzio Minoli 

Credit Suisse riporta un ottimo risultato trimestrale (vedi correlato), ma in questi mesi soprattutto a interessare è stata la questione che ha riguardato il pedinamento di un ex alto dirigente della banca, Iqbal Kahn, passato alla rivale UBS. Una faccenda sulla quale il numero uno della banca Tidjane Thiam ha voluto fare delle precisazioni

La prima cosa che voglio fare è ringraziare i nostri clienti che ci sono rimasti fedeli, ma anche i nostri impiegati, che sono rimasti calmi. Ma adesso voglio dire delle cose su questa storia. Primo: le persone che hanno preso la decisione di farlo seguire, hanno agito nell'interesse di Credit Suisse e non per proprio tornaconto. Secondo: l'azione che è stata fatta è stata sproporzionata e terzo io non ho mai dato l'ordine di fare questa cosa

Però si dice che lei non poteva non sapere. Ma lei avrebbe dovuto essere a conoscenza di questa sorveglianza

Può darsi che le persone che non hanno sentito l'esigenza di informare tutti, pensavano di agire in modo corretto? Nessuno si è posto la domanda. Chiaro, è stato un errore di giudizio. Ma io li conosco bene. Sono dei professionisti seri e nella loro testa pensavano di agire normalmente, io la vedo in questo modo, diverso da come la stampa l'ha interpretata.

Passiamo a temi più bancari. Per Credit Suisse in Svizzera gli ultimi tre mesi non sono stati molto positivi. C'è stato un deflusso di capitali per 600 milioni

I flussi non sono molto importanti e basta un'operazione per pregiudicare il risultato. Un grosso cliente doveva fare un versamento a Credit Suisse ma misteriosamente la banca dalla quale dovevano partire i fondi ha ritardato l'operazione a dopo il 30 settembre. Se li avesse versati prima, il risultato globale sarebbe stato positivo.

Non è anche per il fatto che Credit Suisse fa pagare tassi negativi a coloro che hanno più di 2 milioni di franchi sul conto? Questo non fa fuggire i clienti?

Può succedere. Parliamo con i clienti e la soluzione è piazzare questa liquidità su altre monete o in altri strumenti d'investimento. Qualcuno ha ritirato i suoi fondi, ma al momento possiamo dire che si tratta di un fenomeno marginale

Qual è lo stato di salute di Credit Suisse, in generale?

Detesto dirlo, ma quando sono arrivato il fondo monetario internazionale metteva Credit Suisse tra le tre banche più pericolose al mondo. Grazie a diverse ristrutturazioni, oggi non siamo più considerati una banca che mette a rischio il sistema finanziario internazionale, anzi siamo tra le banche meno a rischio.

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