Il colosso del cemento franco-elvetico LafargeHolcim non esclude la chiusura di alcuni siti produttivi se l’attività non dovesse riprendere vigore. Il direttore generale Eric Olsen motiva la decisione a causa di attuali sovracapacità in alcuni Paesi tra i quali la Cina, l’Indonesia, il Brasile e la Grecia.
Una chiusura di un sito di produzione sarà valutata, ha dichiarato Olsen in un’intervista alla SonntagsZeitung, al momento in cui si riscontrassero delle sovracapacità nel Paese dove ha sede il sito stesso.
In generale LafargeHolcim è intenzinata a ridurre da 3 a 2 miliardi di franchi gli investimenti, a cedere parti del gruppo per 3,5 miliardi. La fusione della sangallese Holcim e della france Lafarge, concretizzata lo scorso anno, peserà anche sull’occupazione con la soppressione, soprattutto nel ramo amministrativo, di 280 impieghi.
Red.MM/ATS/Swing