Nel mirino delle autorità statunitensi per la protezione dell'ambiente non ci sono più solo i modelli più diffusi, ma anche quelli più esclusivi di Volkswagen, Audi e anche Porsche. Secondo l'ente USA EPA infatti, il gruppo tedesco avrebbe manipolato i motori Diesel di grossa cilindrata, i 3 litri sotto i cofani di Touareg, Audi A6 e A7 Quattro, A8 e Q5 e anche dei SUV Porsche Cayenne. Circa 10mila veicoli venduti negli Stati Uniti dal 2014. Secondo l'EPA il software permetterebbe di abbassare di nove volte i valori per le emissioni di monossido di azoto.
"Ancora una volta la Volkswagen ha fallito il suo obbligo di rispettare la legge che tutela l'aria pulita per tutti gli americani ", ha detto Cynthia Giles, assistente amministratore dell'EPA. "Tutte le aziende dovrebbero seguire le stesse regole. L'Epa, insieme allo Stato e ai partner federali continuerà a indagare sulla vicenda, per garantire condizioni di parità alle imprese responsabili e per garantire che i consumatori ottengano le prestazioni ambientali che si aspettano", ha aggiunto.
In una nota odierna l'importatore svizzero del gruppo VW, Amag, ha sottolineato a nome della casa madre tedesca che "sui propulsori diesel V6 da 3 litri di cilindrata non è stato installato alcun software con il fine di alterare i valori dei gas di scarico in modo illecito. Volkswagen collaborerà pienamente con l'EPA per fare luce sui fatti", conclude il comunicato stampa.
Nel frattempo la RSI ha appreso che almeno 3 privati, nella Svizzera italiana, hanno deciso di sporgere denuncia nei confronti di VW per la manipolazione dei motori già ammessa dal costruttore tedesco. A livello nazionale, sarà il Ministero pubblico della Confederazione a raccogliere le denunce e a condurre l'inchiesta. In tutta la Svizzera si contano già 600 segnalazioni alle autorità penali.
(civi/ats/ansa)