Una revisione ha fatto emergere un nuovo problema tecnico nel software del Boeing 737 MAX. Il malfunzionamento riguarda la parte del sistema che si avvia quando l'aereo si accende e controlla che gli altri sistemi funzionino regolarmente. Non è chiaro quale possa essere l'impatto della scoperta sul ritorno in volo dell’apparecchio, a terra ormai da dieci mesi dopo gli incidenti mortali della Lion Air e dell'Ethiopian Airlines.
La vicenda pesa notevolmente sulle finanze della compagnia statunitense. Un analista di Bank of America ha stimato che, se il velivolo tornasse operativo in giugno o in luglio, la crisi potrebbe costarle fino a 20 miliardi di dollari, senza considerare eventuali patteggiamenti con le famiglie delle 346 vittime dei due schianti.
"Stiamo effettuando gli aggiornamenti necessari e lavoriamo con la Federal Administration Aviation" per risolvere e presentare la soluzione al problema, ha reso sabato l’azienda in una nota.