La Segreteria di Stato per l’economia (SECO) prevede una temporanea flessione congiunturale. A causa dell’abbandono da parte della Banca nazionale svizzera della soglia di cambio minimo con l’euro, gli esperti della Confederazione hanno dovuto rivedere al ribasso le prospettive di crescita del PIL per il 2015 e il 2016, stimate ora rispettivamente a +0,9 e +1,8%. Nel dicembre 2014 si parlava di un +2,1% per il 2015 e di un +2,4% per l'anno successivo.
Gli indicatori congiunturali elvetici sono peggiorati dopo la decisione della Banca centrale, si legge in un comunicato diramato oggi, giovedì. Tuttavia, le schiarite in Europa e il consolidato rilancio degli Stati Uniti dovrebbero attenuare questi effetti negativi.
In generale il rallentamento è moderato, ma diversi settori e società devono far fronte a grosse difficoltà in termini di competitività dei prezzi.
ATS/ludoC
Dal TG12.30