Un’operazione della polizia cantonale ticinese nella zona di frontiera del Mendrisiotto – in collaborazione con le guardie di confine e le polizie comunali di Stabio, Mendrisio e Chiasso – ha portato negli scorsi giorni a rilevare irregolarità in metà dei 14 furgoni controllati provenienti dall'Italia.
Stando al comunicato diffuso mercoledì, sono emerse situazioni non conformi in particolare per quanto riguarda la Legge sul lavoro (notifiche). Gli occupanti di sette furgoni saranno denunciati alle autorità competenti.
Inoltre, tre veicoli, pur operando per ditte con sede in Svizzera, sono risultati immatricolati in Italia ed i responsabili sono stati denunciati per mancato sdoganamento.
Oltre alle verifiche sugli adempimenti alle norme sul mercato del lavoro, gli agenti hanno riscontrato 22 infrazioni alla Legge federale sulla circolazione stradale, di cui 6 gravi, mentre 3 persone sono state respinte per entrata abusiva in territorio elvetico.
"I controlli continueranno"
Questo tipo di verifiche, “in particolare quelle sul lavoro”, verranno messe in atto regolarmente anche nei prossimi mesi, si può leggere nella nota odierna della polizia cantonale.
Le segnalazioni all'USML di Bellinzona
Le guardie di confine, da noi contattate, spiegano che i controlli in questione sono avvenuti su più giorni e sono stati casuali. In particolare, si sono svolti nei valichi minori del Mendrisiotto.
Gli agenti verificano che le persone che vengono in Ticino per lavorare come indipendenti dispongano delle necessarie autorizzazioni. In caso contrario, non possono vietare l’entrata in territorio elvetico, ma segnalano nomi e numeri di targa all’Ufficio per la sorveglianza del mercato del lavoro di Bellinzona (USML). Quest’ultimo si occupa poi di portare avanti la procedura.
(red)
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CSI 12.05 GALFETTI - LAVORO 26.06.13.MUS
credits 26.06.2013, 14:23