L'aumento delle vendite di motociclette e il piano di riduzione dei costi spingono gli utili di Honda, malgrado i costi relativi ai forzati richiami di autovetture per gli airbags difettosi della Takata, che incidono sul risultato operativo. Nel periodo da aprile a settembre l'utile netto è cresciuto dell'8,4% a 381 miliardi di yen, l'equivalente di oltre 3 miliardi di franchi, mentre il fatturato mostra un incremento dell'11,2%.
Il terzo costruttore automobilistico nipponico per vendite ha rivisto al rialzo le stime sui profitti per l'intero anno fiscale a 585 miliardi di yen (-5,1% su un anno), dai 545 miliardi previsti in precedenza, nella scia del buon andamento delle immatricolazioni di moto e della fase favorevole di indebolimento dello yen.
Le vendite di moto hanno raggiunto i 9,94 milioni di unità, mostrando una crescita dell'11,8%. Anche le immatricolazioni di auto sono aumentate nel corso del tempo, raggiungendo quasi 2,56 milioni di unità (+ 5,3% anno su anno), soprattutto grazie al mercato cinese.
ATS/Reuters/EnCa