Il corso del petrolio ha toccato a New York il suo picco più alto dal mese di ottobre. Questo perché ci si aspetta un nuovo calo della produzione negli USA (un abbassamento costante dal 16 settimane ormai), poiché gli incendi che stanno interessando lo Stato canadese di Alberta si avvicinano pericolosamente ai centri di trattamento delle sabbie bituminose.
Sabbie bituminose a rischio d'incendio in Canada
Il prezzo di vendita del barile è salito a 48,31 dollari nella Grande Mela e a 49,28 dollari a Londra. Ci si avvicina, insomma, al "limite psicologico" dei 50 dollari – mai raggiunto sin dallo scorso 21 luglio – e chi ha scommesso sull’incremento potrà cominciare a raccogliere i benefici. La domanda, inoltre, a questo livello di tariffe, potrebbe anche diminuire.
I problemi come quello dei roghi canadesi e l’instabile situazione nella regione del delta del Niger in Nigeria - altro grande produttore di greggio - sono comunque provvisori, e quindi quando il volume di produzione tornerà a normalizzarsi, lo stesso capiterà anche al prezzo del barile.
ats/mrj