Il presidente del consiglio di amministrazione di Postfinance, Peter Hasler, è convinto di non dovere temere procedimenti penali in relazione alla disputa fiscale con gli Stati Uniti. Di conseguenza – ha dichiarato in un’intervista a le Temps – non ha costituito accantonamenti per eventuali multe, ma solo riserve di 2,5 milioni di franchi per le spese procedurali.
Se è vero che Postfinance ha aderito alla cosiddetta “categoria 2”, riservata alle banche che hanno motivo di credere di aver violato la legge statunitense o che non possono escludere tale eventualità, ha spiegato Hasler, lo ha fatto solo perché permangono “molte incertezze nel programma americano e per meglio proteggere il personale e l'impresa”. Postfinance si è riservata comunque la possibilità di passare alla categoria 3, quella delle banche che possono provare di non aver commesso infrazioni.
M.Ang./ATS