La Street Twin, messa a disposizione in anteprima alla stampa a Valencia a metà dicembre e che è in commercio con l’inizio del 2016, è una delle cinque moto della nuova famiglia Bonneville, che comprende pure la T100, la T120, la Scrambler e la Thruxton. La Triumph ha rivisto tutti i modelli per renderli più moderni nelle prestazioni pur mantenendo il carattere della Bonneville originale. Una novità già simpatica in entrata per il fatto che può vantare un prezzo base sotto la barra psicologica delle cinque cifre: 9'900.-.
Triumph, presentazione Street Twin a Valencia (11.12.2015)
RSI Info 23.12.2015, 22:00
La presentazione della casa
La nuova Triumph Street Twin è la nostra nuova Bonneville più moderna, divertente e accessibile. Con il suo carattere unico, il motore emozionante, l’inconfondibile colonna sonora, lo stile minimalista e l’esperienza di guida dinamica, la Street Twin è la Bonneville ideale per i motociclisti di oggi.
Le caratteristiche del design
A livello estetico si riconosce subito il marchio di fabbrica britannico della Bonneville, minimalista, da disegno mentale che tutti hanno di una moto. Ma a uno sguardo più attento si possono notare i particolari e le rifiniture molto curati e moderni, su tutti la parte motore compatta e il nuovo fanalino posteriore a LED, che passa da un cerchio vuoto a un'ellisse piena durante la frenata, per un’illuminazione inconfondibile. La chicca è però data dalla possibilità di personalizzare la propria moto rendendola unica, grazie a oltre 150 componenti presenti nel catalogo degli accessori, come ha tenuto a precisare orgoglioso Miles Perkins. Il responsabile della gestione del marchio ci ha poi presentato le tre versioni di kit custom pensate per semplificare le scelte ai clienti, con la versione city denominata Brat Tracker, quella più casual e sportiva definita Urban e infine la variante minimalista Scrambler, caratterizzata dal seducente sistema di scarico alto Vance & Hines con finitura spazzolata, non omologato però per circolare su strada. Perché? Se le norme di inquinamento ambientale sono rispettate, quelle di impatto fonico decisamente meno, come hanno potuto direttamente testare le nostre orecchie nel giardino dell'hotel che ospitava la presentazione! Cinque le colorazioni disponibili: tre nere (Matt, Jet e Phantom), una rossa e una grigia, quest'ultime due abbinate a strisce su serbatoio e cerchi.
Triumph Street Twin, kit e particolari
Sguardo sulla strumentazione
La strumentazione è spartana e non contempla il contagiri, ma di conseguenza rimane molto leggibile e facile da utilizzare a partire dal blocchetto comandi, anche nella possibilità di disattivare il traction control. Intelligente la presenza sotto la sella di una presa USB che permette di tenere caricati cellulare e l'eventuale telecamera di bordo. Tra gli optional il sistema per monitorare la pressione degli pneumatici e per scaldare le manopole.
Motore, dettagli ma non troppi
Il carattere della Street Twin prende vita dal motore bicilindrico parallelo Bonneville “high-torque” a 8 valvole da 900cc. Come abbiamo scoperto sui tornanti attorno a Valencia la coppia massima di 80 Nm ad appena 3.200 giri/min, il 18% in più del modello precedente, permette accelerazioni corpose e lineari sin dai bassi regimi, sprigionando una potenza che si stima ben sopra i 55CV annunciati dalla scheda tecnica.
Qualche colpo di ciclistica
Il telaio e le sospensioni sono di nuova concezione, progettati per offrire le caratteristiche di neutralità e agilità che garantiscono una maneggevolezza intuitiva. Completano il pacchetto l'ABS, il traction control citato prima, e pure la frizione antisaltellamento e l'acceleratore ride-by-wire.
Triumph Street Twin
Le sensazioni in sella
Triumph Street Twin Test Day (11.12.2015)
RSI Info 30.12.2015, 12:00
Anche chi non ha tra le preferite le moto classiche, ammira di sicuro la bella linea della Street Twin e la cura dei particolari. Una volta in sella, e anche dopo diversi chilometri, si apprezza sia la consistenza dell'imbottitura che la posizione di guida, anche se i motociclisti sopra i 185cm rischiano, a seconda dei casi, di risentire un certo indolenzimento alle ginocchia sui lunghi percorsi. Tutti invece potranno beneficiare della vicinanza al suolo, che permette di gestire con facilità da fermo il peso comunque notevole di 198km del mezzo. Luce da terra che nelle curve sulle colline attorno a Valencia è stata più che sufficiente d'altro canto per evitare di toccare troppo spesso con le pedane l'asfalto. Prima di arrivarci però abbiamo potuto apprezzare lo scatto ai numerosi semafori della città spagnola, così come la sua agilità a divincolarsi dal traffico caotico cittadino. Una volta lasciato alle spalle anche un tratto di autostrada, dove si sente la resistenza dell'aria ma nemmeno troppo e i soli 5 rapporti non sono un grosso problema, la strada ha iniziato a inerpicarsi, a beneficio del divertimento. Sì perché se l'aspetto della Street Twin è quello di una moto da passeggio, se ci si lascia stuzzicare dalle curve sa tirar fuori un lato sportivo. Si apprezza la linearità del motore, la risposta del gas, e il lavoro della frizione, che seppur maltrattata segue sempre la volontà del pilota, così come le sospensioni e l'impianto frenante. In sintesi, seppur non si calcola bene il raggio di curva, ci si salva senza troppi affanni dall'"impiccata" e dagli errori. A livello di consumi, lungo i 230km circa percorsi senza risparmio, abbiamo avuto una media di circa 5,3l/100km, un po' più alta di quella indicata sul misto dalla casa inglese (attorno ai 3l/100km) ma comunque apprezzabile. Giudizio finale? Appena scesi, già ci mancava il bel rombo della Street Twin.
Triumph Street Twin test day
Luca Steens