Il gruppo ginevrino Richemont, numero due mondiale del lusso, ha visto rallentare la sua crescita tra aprile e agosto, con le vendite in crescita dell’1%, un risultato definito deludente dagli analisti.
La regione dell’Asia e del Pacifico ha fatto segnare dei risultati stagnanti, mentre in America, Europa e Medio Oriente si è registrata una leggera progressione. Il commercio di gioielli è il settore che ha più sofferto, mentre quello orologiero ha resistito meglio.
I risultati al di sotto delle attese hanno avuto conseguenze negative anche per l’azione del gruppo, che ha chiuso in perdita del 4,11% in una giornata di crescita per la Borsa svizzera.
ATS/sf