I forzieri della Banca nazionale svizzera (BNS) in giugno contenevano 6,7 miliardi in più di valuta estera rispetto al mese prima. La somma stoccata è passata infatti da 602,1 a 608,8 miliardi. Lo indicano le statistiche della BNS relative alle riserve in moneta straniera, dalle quali non si può però dedurre se l’aumento si possa addebitare unicamente agli interventi seguiti alla Brexit.
Il 24 giugno scorso la BNS aveva confermato di essere intervenuta sui mercati finanziari per indebolire il franco.
Se però si confrontano i dati con i tre mesi precedenti si nota immediatamente che gli averi in valuta estera sono cresciuti anche di più rispetto al mese scorso: in particolare nel mese di maggio l’incremento è di 14 miliardi. Le oscillazioni delle riserve, però, non dipendono solo dagli interventi dell’istituto nazionale sui mercati, ma anche dai corsi dei cambi di ogni divisa.
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