Samsung ha raddoppiato gli utili nell’ultimo trimestre del 2016 malgrado i problemi avuti con il Galaxy Note 7 negli scorsi mesi e i guai giudiziari nei quali è coinvolto il vicepresidente (e leader de facto) del gruppo sudcoreano Lee Jae-yong. La compagnia ha chiuso l’anno con un profitto di 7'100 miliardi di won (pari a 6,1 miliardi di dollari), contro i 3'200 dello stesso periodo del 2015.
Le vendite, quanto a loro, sono rimaste stabili (45,6 miliardi di dollari), mentre l’utile operativo è salito del 50% a 7,9 miliardi.
Il leader mondiale di smartphone, TV e microchip ha dovuto affrontare nel corso dell’anno da poco conclusosi il problema dell’esplosione della batteria di numerosi esemplari del modello Galaxy Note 7, che ha dovuto essere ritirato dal commercio. Pochi giorni fa, inoltre, l'erede della famiglia fondatrice Jae-yong ha evitato l’arresto richiesto dalla procura speciale che indaga sullo scandalo per corruzione che interessa la presidente della repubblica Park Geun-hye e la sua confidente Choi Soon-sil.
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