Sono ore decisive per il futuro dell'Alitalia: l'amministratore delegato della Etihad, James Hogan, attende oggi (giovedì) la lettera di risposta all'ultimatum della compagnia degli Emirati, sempre intenzionata a investire nel salvataggio di quella italiana.
Un vertice convocato mercoledì a Palazzo Chigi, che ha riunito attorno allo stesso tavolo Governo, azienda, soci e banche, ha permesso di sciogliere il nodo legato alla partecipazione di uno degli investitori chiamati a contribuire all'operazione, le Poste italiane.
Dovrebbero investire 65-70 milioni in una società intermedia fra la vecchia compagnia e quella nuova destinata a nascere. Per far fronte alle esigenze di liquidità, l'aumento di capitale dovrebbe essere portato da 250 a 300 milioni di euro. Le trattative finanziarie hanno fatto passare in secondo piano la questione sindacale, legata ai tagli dei costi del lavoro.
pon/RG/ANSA