Sulzer, confrontata con difficoltà sul mercato degli idrocarburi e risultati globali non soddisfacenti, ha deciso di ridurre le proprie capacità produttive e la soppressione di 410 impieghi tra Brasile, Stati Uniti e Cina. "Il mercato del gas e del petrolio rimane difficile, porta a un basso livello di investimenti e alla sospensione di progetti", rileva il gruppo industriale basato a Winterthur in un comunicato diffuso lunedì.
La situazione spinge l'impresa a riorganizzare la sua divisione principale, quella della produzione di pompe che dà lavoro a oltre 5'000 persone (altrettante sono impiegate nelle altre tre divisioni in cui è organizzato il gruppo: METCO, Chemtech e Turbo Services). La misura tocca in modo particolare il Brasile, con il taglio di 190 posti di lavoro negli stabilimenti di Jundiai e Curitiba. Negli Stati Uniti, a Portland e Brookshire, verranno soppressi 120 impieghi. In Cina 100 tra Dalian e Suzhou.
Il gruppo, alla luce del calo del 94,5% dell’utile alla fine del primo semestre, aveva avvertito che avrebbe proceduto a una ristrutturazione.
Diem/ATS
Dal TG12.30: